Trovo che sia troppo riduttivo, nei confronti di Matteo Renzi, lo sprezzo che molti stanno esprimendo nei suoi confronti dopo la sconfitta subita dal Pd alle amministrative. Insomma, l'uomo non è un semplice bulletto di paese. Certo, ha fatto di tutto per esporsi ad attacchi vendicativi, dal punto di vista del linguaggio e dei comportamenti (i gufi, i professoroni... ciaone non lo ha detto lui, ma insomma...). E nelle azioni (i precari, gli insegnanti, i sindacati, i magistrati...), di fatto ha più diviso che unito il Paese. Renzi ha inteso e intende la politica come una scommessa, un giro di tavolo, e ha perso questa mano. Una mano importante. Aveva puntato, per mantenere il consenso nonostante una serie di misure per cui molti lo combattono aspramente, sulla ripresa. Il Paese, invece, è ancora in grande affanno, e le battute non bastano più. L'uomo è ricco di risorse, soprattutto mediatiche, e penso che, in qualche modo, saprà cavarsela. Non mi è piaciuto, comunque, l'aver gettato addosso ad altri la responsabilità della sconfitta: a chi è ancora troppo 'vecchio', troppo legato a schemi passati. Caro dottor Renzi, questa poteva risparmiarsela: perché, Berlusconi, che lei ripescò, è un uomo nuovo? E che novità comporta Denis Verdini?
Sarò vecchio anch'io, ma ammiro tanto quei comandanti di una volta, che si vedono nei film, i quali, di fronte ad una sconfitta, dicono 'mi assumo io tutte le responsabilità!' (vedi Cameron dopo Brexit). Una cosa, comunque, è certa: chi governa in questo momento il Paese lo fa sulla base di un consenso spurio e, soprattutto, non di scopo: il 'famoso' 40 per cento. Dirò di più: con l'Italicum cucito sul risultato, appunto, delle Europee, oggi il Pd sarebbe all'opposizione. Prevedo topi in fuga dalla nave che affonda. Dopo le amministrative, abbiamo molte città importanti in mano a personalità politiche fuori dai soliti schemi: la conferma De Magistris, le novità Appendino e Raggi. Il Movimento 5 Stelle ha una grossa carta in mano: non dovrebbe sprecarla. Però, cara sindaca Raggi, magari non nomini assessore Lo Cicero, che straparla, offende e assale i giornalisti... via, cominci meglio!