sabato, giugno 30, 2012

Avulsi dalla realtà

L’Italia batte la Germania, almeno sul campo di calcio, e che gran bel calcio: una lezione. È presto per commentare gli esiti del vertice europeo in corso, ma sappiamo che la partita, lì, è dura, più che a Varsavia. Intanto, nonostante la cancelliera tedesca avesse detto che non le piaceva proprio il piano antispread di Monti, sembra ci sia stato accordo sull’individuazione delle misure per salvare l’euro. Vedremo. Qualcuno (Guido Gentili) ha detto che l’Italia, così come si è presentata a Bruxelles, è un Paese con il fiato grosso che cammina sull’orlo del precipizio. Lo sanno i commentatori, i giornalisti, gli analisti. Lo sa Monti. Lo sa, anche troppo bene, la gente comune. Lo sanno tutti? No. I politici, no; o almeno, questo appare dalle dichiarazioni che continuano a rilasciare. Roba da non credere. Prima l’uscita di Berlusconi: “pronto a fare il ministro dell’economia (sic) in un governo Alfano” (poi, come da copione, ha fatto marcia indietro, ma il danno ormai era fatto … ed è costato 16 punti di spread). Poi fanno intendere di voler andare al voto anticipato: sarebbe un disastro. Da ultimo Cicchitto, e qui siamo sul surreale, che sbraita: “Non toccate le nostre ferie, se ci toccate Agosto sarà crisi”. Una frase la sua che, se mai ce ne fosse stato bisogno, ha fatto imbufalire milioni di persone. La maggioranza dei politici sembra essere distaccata dalla realtà, lontana dai problemi della gente, ai cui la politica non dà risposte. Il loro teatrino sembra, a volte, rasentare la schizofrenia, non si rendono conto di quanto sta accadendo. Ormai da tutte le parti, è un coro, un boato, una marea che monta: di questa politica, di questi politici non ne possiamo più. Si gingillano con percentuali elettorali, calcolate però su chi vota. Nei sondaggi, ad esempio, il Pdl è dato al 17% dei votanti, ossia di circa il 62%; ma più propriamente questo 17% corrisponde a poco più del 10% degli aventi diritto al voto. Cari signori, se non vi svegliate, se non vi date una mossa, Grillo vi sommergerà. Grillo porterà a votare i delusi, gli arrabbiati, … tutti coloro che vorrebbero fare piazza pulita, nel bene e nel male. Altro che alchimie, altro che alleanze, altro che giochini di potere. E magari ci governerà, a furor di popolo, chi è pieno di buona volontà, ma che è senza esperienza, senza idea di come muoversi, orientarsi, comportarsi. Quando, oggi più che mai, c’è bisogno di persone preparate, competenti. Abbiamo visto le fatiche di Pizzarotti a Parma nel comporre la giunta. Eppure, i Berlusconi i Cicchitto i Maroni i Bersani i Casini dichiarano, e poi ancora dichiarano, e magari dichiarano... Un Paese in affanno sull’orlo del precipizio? Non lo so, ma certi politici sembrano danzare sulla tolda del Titanic, mentre la nave affonda.
Daniele Tamburini

sabato, giugno 23, 2012

Dateci almeno un senso di futuro



Sono tempi strani. Si dice che il premier Monti debba presentarsi, al vertice europeo del prossimo 28 giugno, con "qualcosa" in mano: riforma del lavoro, spending review etc. Ammettiamolo: c’è qualcosa di un po' surreale nell'immaginare l'austero ex rettore della Bocconi nei panni di uno studente con il compito fatto. Intanto, le notizie sicuramente positive del decreto sviluppo rischiano di essere sovrastate dal continuo senso di allarme in cui viviamo. Tante uscite estemporanee (la riduzione delle ferie? La mobilità per gli statali ultrasessantenni? Il moltiplicarsi, ahimè non dei pani e dei pesci, che aiuterebbe molti, di questi tempi, ma degli esodati?). Si apre il giornale e non si sa cosa aspettarsi. Invece la gente avrebbe bisogno di sperare in qualcosa, di vedere una luce in fondo al vicolo scuro e accidentato che percorriamo; avrebbe bisogno di essere certa che sta facendo sacrifici per il proprio futuro e per quello dei figli, invece che per combattere lo spread. Ma che spread d'Egitto, avrebbe detto Totò... Intanto, Monti potrebbe chiedere l'allentamento del patto di stabilità: 13 città metropolitane italiane potrebbero rimettere in circolo fondi per circa un miliardo di euro, che hanno lì, congelati, e che non possono spendere, fino a giungere a triplicarli, se potessero usare le giacenze di cassa. Sarebbe una bella boccata di ossigeno, lavoro, pagamenti, manutenzioni... insomma, un senso di futuro. Andremo in pensione più tardi, abbiamo pagato l’Imu, pagheremo sempre di più i servizi sociali, stiamo facendo rinunce... Io credo che sia giunto il tempo di cominciare a pretendere, almeno questo: appunto, il senso di futuro.
Daniele Tamburini

sabato, giugno 02, 2012

Diteci come stanno realmente le cose, perché stiamo diventando nervosi



Non ditemi che si tratta di un problema di linguaggio. Primo, le parole sono importanti; secondo, attraverso il linguaggio, per fare un esempio, si educa. C’è poco di educativo nel dire che il calcioscommesse è opera di 40-50 “sfigatelli”. Prandelli lo avrà detto con tutte le migliori intenzioni del mondo, ma le parole, appunto, sono importanti. E Buffon che si indigna? Io, quando la Nazionale giocava e si comportava bene, ero orgoglioso del mio Paese. Ne sono sempre orgoglioso, nonostante tutto. Certo non di quel che esprime il suo calcio. Non lo sono neppure granché del fatto che alcuni velivoli della nostra aeronautica militare verranno presto armati con missili e bombe a guida satellitare. Pare che siamo l’unico alleato ad aver ricevuto da Washington i cosiddetti “droni” e i relativi armamenti. Non so: che costi comporterà, tutto questo? Ma non dovevamo lavorare alla “spending review”? E le spese militari, non sono spesa pubblica? Sarà un mio limite, ma no, non ne sono orgoglioso. Lo sono, quando vedo il coraggio, la dignità, il senso del lavoro e dell’impegno ostinato e tenace delle popolazioni dell’Emilia, che lo dimostrano anche sotto le macerie. Quando vedo la catena di solidarietà e di reciproco aiuto che si è messa in moto. Voglio solo sperare che non ci siano telefonate dove qualcuno ride, pregustando affari futuri, e che non finisca come a L’Aquila: dice che anche il premier sia preoccupato del precedente abruzzese. A proposito: e Monti? Lo spread è a 460: ciò che è stato fatto finora non è servito a niente? L’allarme nazionale non c’è più? Allora, fatemi capire: dove sta la verità? In mano a chi siamo, veramente? Delle banche e della finanza non parla più nessuno: si sono tutti redenti? L’INPS chiude il 2011 con un attivo di 831 milioni di euro: ma come? Sembrava non ci fossero più soldi per le pensioni. Ci vorrebbe gente seria e che dica la verità.

Daniele Tamburini