Non ditemi che si tratta di un problema di linguaggio. Primo, le parole sono
importanti; secondo, attraverso il linguaggio, per fare un esempio, si educa.
C’è poco di educativo nel dire che il calcioscommesse è opera di 40-50
“sfigatelli”. Prandelli lo avrà detto con tutte le migliori intenzioni del
mondo, ma le parole, appunto, sono importanti. E Buffon che si indigna? Io,
quando la Nazionale giocava e si comportava bene, ero orgoglioso del mio Paese.
Ne sono sempre orgoglioso, nonostante tutto. Certo non di quel che esprime il
suo calcio. Non lo sono neppure granché del fatto che alcuni velivoli della
nostra aeronautica militare verranno presto armati con missili e bombe a guida
satellitare. Pare che siamo l’unico alleato ad aver ricevuto da Washington i
cosiddetti “droni” e i relativi armamenti. Non so: che costi comporterà, tutto
questo? Ma non dovevamo lavorare alla “spending review”? E le spese militari,
non sono spesa pubblica? Sarà un mio limite, ma no, non ne sono orgoglioso. Lo
sono, quando vedo il coraggio, la dignità, il senso del lavoro e dell’impegno
ostinato e tenace delle popolazioni dell’Emilia, che lo dimostrano anche sotto
le macerie. Quando vedo la catena di solidarietà e di reciproco aiuto che si è
messa in moto. Voglio solo sperare che non ci siano telefonate dove qualcuno
ride, pregustando affari futuri, e che non finisca come a L’Aquila: dice che
anche il premier sia preoccupato del precedente abruzzese. A proposito: e Monti?
Lo spread è a 460: ciò che è stato fatto finora non è servito a niente?
L’allarme nazionale non c’è più? Allora, fatemi capire: dove sta la verità? In
mano a chi siamo, veramente? Delle banche e della finanza non parla più nessuno:
si sono tutti redenti? L’INPS chiude il 2011 con un attivo di 831 milioni di
euro: ma come? Sembrava non ci fossero più soldi per le pensioni. Ci vorrebbe
gente seria e che dica la verità.
Daniele Tamburini
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