Mi dicono persone che sono state recentemente in Grecia: “E’ una specie di
incubo. Il centro di Atene è quasi spettrale, la povertà è palpabile”. La
minaccia Grecia continua ad essere agitata anche davanti a noi italiani, che
siamo ancora e comunque vulnerabili, insieme alla Spagna. Oggi vorrei scrivere
quasi soltanto domande. Lo spread è risalito, ma l'allarme che crea, mi pare, è
più contenuto rispetto a qualche mese fa: perché? Abbiamo sopportato e stiamo
sopportando sacrifici enormi. A causa dell'emergenza finanziaria? A causa di
problemi strutturali dell'economia? Per tutti e due gli aspetti? Vado avanti:
per il primo, il nuovo presidente della Consob Giuseppe Vegas, vice ministro
all’economia nel governo Berlusconi, tuona contro lo strapotere della finanza.
C’è da trasecolare: dov'era, finora? L'ABI, invece, tuona anch'essa, ma contro
il declassamento delle banche italiane. Perfetto, ma perché tuonano solo ora?
Finché la finanza ha fatto comodo e ha fatto salire i profitti, andava tutto
bene: è questa la verità? Finche' la Grecia era un bersaglio della speculazione
a vantaggio di molti, l'Europa ha fatto molto poco. Ora ha paura. Ho letto che
il ritorno alla dracma ridurrebbe alla fame chi ancora, là, riesce a
galleggiare. Ma questo interessa poco: ora sono preoccupati e fanno la faccia
seria gli allegri compari di qualche tempo fa. In Italia, in Grecia, in Europa.
Molti di coloro che parlano hanno davvero tante maschere a disposizione: al
momento buono, ne tirano fuori una. Tanti Soloni in maschera. Sarà per quello
che la gente si è affidata ad un comico che adesso ha la faccia seria? E spera
che non abbia figli bisognosi di "paghette" di 5000 euro mensili? Speriamo di
non dover dire: e la farsa continua...
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