sabato, settembre 13, 2014

Tutto è bene quel che finisce bene. O no?

Allora, pare ormai certo che i Bronzi di Riace non andranno all'Expo, ma che ne sarà ospite il nostro "Ortolano", opera dell'Arcimboldo che Cremona accoglie nel Museo Civico e che, pare, abbia fornito ispirazione ai disegnatori della Walt Disney Italia, per disegnare la mascotte della stessa Expo. Si chiama"Foody", una cosa tipo "cibotto", ed è in linea - dicono sul sito ufficiale - con i contenuti della manifestazione. Anzi, Foody propone tali temi in modo "empatico", è "sincero, saggio e rispettoso". Caspita. Non capita spesso di dire certe cose di un essere umano: fa piacere che si dicano almeno di una mascotte, di un disegno, di un logo destinato ad essere riprodotto in mille salse. Va da se' che il quadro dell'Arcimboldo - che pure non amo particolarmente - sia tutt'altra cosa: ma tant'è, tutto fa brodo (inoltre, parliamo di verdure ...). A parte gli scherzi, anche in questa occasione si sono visti opposti schieramenti: chi non vuole spostare le opere d'arte, fragili per natura e sottoposte a rischi, e chi, come Sgarbi, grida al passatismo e al conservatorismo. Sinceramente non so chi abbia tecnicamente ragione: mi pare, però, che voler assemblare i Bronzi, l'Arcimboldo e chissà cos'altro in un'unica sede sia un po' da circo delle meraviglie, "venghino venghino", un po' Italia in miniatura, un po' Disneyland, appunto. Mi hanno insegnato a scuola, in anni molto lontani, che un'opera d'arte si apprezza nel suo contesto: e quando viene "prestata", in genere è per completare un percorso su un autore, una corrente etc. Ora però non voglio fare il sapientone in un campo non mio. Dico solo che il sindaco Galimberti, dopo il fiero "no", si è fatto convincere dalla Regione: sono bastate alcune telefonate dell'assessora Capellini e, dopo breve riflessione, ha deciso di prestare l'Ortolano per quattro mesi. Un Ortolano part-time, tanto per non scontentare nessuno. Ok, andiamo avanti.
Daniele Tamburini