Allora, pare ormai certo che i Bronzi di Riace non andranno all'Expo, ma che
ne sarà ospite il nostro "Ortolano", opera dell'Arcimboldo che Cremona accoglie
nel Museo Civico e che, pare, abbia fornito ispirazione ai disegnatori della
Walt Disney Italia, per disegnare la mascotte della stessa Expo. Si
chiama"Foody", una cosa tipo "cibotto", ed è in linea - dicono sul sito
ufficiale - con i contenuti della manifestazione. Anzi, Foody propone tali temi
in modo "empatico", è "sincero, saggio e rispettoso". Caspita. Non capita spesso
di dire certe cose di un essere umano: fa piacere che si dicano almeno di una
mascotte, di un disegno, di un logo destinato ad essere riprodotto in mille
salse. Va da se' che il quadro dell'Arcimboldo - che pure non amo
particolarmente - sia tutt'altra cosa: ma tant'è, tutto fa brodo (inoltre,
parliamo di verdure ...). A parte gli scherzi, anche in questa occasione si sono
visti opposti schieramenti: chi non vuole spostare le opere d'arte, fragili per
natura e sottoposte a rischi, e chi, come Sgarbi, grida al passatismo e al
conservatorismo. Sinceramente non so chi abbia tecnicamente ragione: mi pare,
però, che voler assemblare i Bronzi, l'Arcimboldo e chissà cos'altro in un'unica
sede sia un po' da circo delle meraviglie, "venghino venghino", un po' Italia in
miniatura, un po' Disneyland, appunto. Mi hanno insegnato a scuola, in anni
molto lontani, che un'opera d'arte si apprezza nel suo contesto: e quando viene
"prestata", in genere è per completare un percorso su un autore, una corrente
etc. Ora però non voglio fare il sapientone in un campo non mio. Dico solo che
il sindaco Galimberti, dopo il fiero "no", si è fatto convincere dalla Regione:
sono bastate alcune telefonate dell'assessora Capellini e, dopo breve
riflessione, ha deciso di prestare l'Ortolano per quattro mesi. Un Ortolano
part-time, tanto per non scontentare nessuno. Ok, andiamo avanti.
Daniele Tamburini
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