sabato, settembre 01, 2018

Omnium malorum stultitia est mater




Parlavo, giorni fa, con un giovane padre, il cui figlio sta per iniziare la scuola media. Commentavamo che sono tappe importanti, sia per i figli che per i genitori, e che ne nascono, comunque, sia soddisfazioni che preoccupazioni. Una di queste, mi dice il giovane, è il bullismo che spesso si manifesta tra ragazzini e ragazzine. Allora ho pensato che, quando andavo a scuola io, ma anche dopo, quando ci sono andati i miei figli, questa preoccupazione non era tra quelle maggiori. E’ chiaro che la percezione, anzi la coscienza della pericolosità di questo fenomeno siano cresciute, in questi anni, e questo è senz’altro positivo. Prima, era quasi “normale” che in un gruppo, in una classe, in una caserma ci fossero alcuni poveretti, i cosiddetti sfigati, che essendo magari remissivi, piccoletti, deboli subivano scherzi pesanti, ma anche vere e proprie violenze, che potevano lasciare segni indelebili su chi le subiva. Forse, di nuovo c’è il bullismo delle ragazze (prima era un fenomeno principalmente maschile) e, soprattutto, quello nei confronti dei docenti. Questo, credo che sia inedito. Si facevano anche noi scherzi ai professori, ma di tutt’altro genere: minacce, percosse erano impensabili. Anche perché i nostri genitori, nel caso, ci avrebbero bastonato. Alcune marachelle erano così sciocche, che sorrido ancora a pensarci. Un professore al liceo, per esempio, aveva la voce tonante ed era grosso, molto: insomma, un simpaticissimo gran ciccione, e indossava quasi sempre un completo scuro. Il divertimento nostro era cospargere di polvere di gesso la sua sedia e poi, quando si alzava, andando alla lavagna e voltandosi per scrivervi sopra, porgendo, quindi, alla nostra vista il gran didietro imbiancato, scompisciarci dal ridere sotto il banco. E quanto ridevamo, quando, con quel gran vocione, iniziava a declamare La Rhetorica di Cicerone in lingua originale. Ci divertivamo con poco. Bei tempi andati? No. Come ho detto, molte violenze esistevano, ma non emergevano. Nel cambio di civiltà che stiamo vivendo, in mezzo a tanti dati negativi, la caduta dell’omertà su certi comportamenti è sicuramente un fatto positivo.