Si vorrebbe parlare della primavera che, ormai, si impone, nelle giornate più
lunghe e nei cieli azzurri, ma come facciamo ad ignorare i tempi oscuri? Quando
sono di umore nero non dovrei scrivere? Forse sarebbe meglio di no. Ripenso alla
tragedia del tribunale di Milano, e le mie riflessioni sono molto confuse e
ambivalenti. Da una parte, l’orrore di tre vittime uccise a freddo, mentre
stavano svolgendo il proprio lavoro. Eravamo tristemente abituati alle stragi
nelle scuole americane: il folle che entra e spara all’impazzata. Beh, ci stiamo
globalizzando anche in questo, e il rischio è che chi svolge un servizio
pubblico venga sempre più individuato come bersaglio “fisico” al posto di uno
Stato che si percepisce sempre più lontano e ostile. Ma vorrei dire
qualcos’altro: ho letto che il giudice ucciso era conosciuto per la sua
inflessibilità. E questo è senz’altro un merito: una giustizia corruttibile non
è giustizia, e il giudice Ciampi ha pagato con la vita la sua rettitudine. Ma
non ho potuto fare a meno di riflettere sulla solita prassi italiana
dell’utilizzo di due pesi e due misure. Mi riferisco alla condanna della Corte
di Strasburgo per il ricorso alla tortura nei giorni del G8 del 2001: tutti
abbiamo o dovremmo avere negli occhi le persone pestate, con una violenza
smisurata e ingiustificata, alla Diaz e a Bolzaneto. Qualcuno parlò di
macelleria messicana. E tutti sappiamo chi fosse, allora, capo della polizia:
Gianni De Gennaro, ora manager della Finmeccanica. E tutti abbiamo letto le
parole di Renzi: “massima fiducia in De Gennaro”, capo di quei poliziotti (pochi
per fortuna) che hanno compiuto quelle violenze ora condannate come reati di
tortura, al pari dell’Argentina dei generali golpisti. Qui la rottamazione non
vale, riflettevo, e il peso e la misura sono altri. Brutte riflessioni, non c’è
dubbio. Dov’è l’equanimità che si chiederebbe a chi regge la cosa pubblica?
Dov’è la responsabilità politica, mi chiedevo? Ma di quale responsabilità
politica si può parlare, quando un grande partito politico fa tesseramento
offrendo uno sconto per l’acquisto del biglietto dell’Expo? A quanto il 3x2? (e
spero di non avere dato un’idea…). È primavera, ma i pensieri non sono leggeri.
D’altronde, riflettere e pensare sono il solo spazio di autonomia che ci resta.
Almeno, così mi pare.
Daniele Tamburini
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