sabato, aprile 11, 2015

Il cielo è azzurro ma l’umore no

Si vorrebbe parlare della primavera che, ormai, si impone, nelle giornate più lunghe e nei cieli azzurri, ma come facciamo ad ignorare i tempi oscuri? Quando sono di umore nero non dovrei scrivere? Forse sarebbe meglio di no. Ripenso alla tragedia del tribunale di Milano, e le mie riflessioni sono molto confuse e ambivalenti. Da una parte, l’orrore di tre vittime uccise a freddo, mentre stavano svolgendo il proprio lavoro. Eravamo tristemente abituati alle stragi nelle scuole americane: il folle che entra e spara all’impazzata. Beh, ci stiamo globalizzando anche in questo, e il rischio è che chi svolge un servizio pubblico venga sempre più individuato come bersaglio “fisico” al posto di uno Stato che si percepisce sempre più lontano e ostile. Ma vorrei dire qualcos’altro: ho letto che il giudice ucciso era conosciuto per la sua inflessibilità. E questo è senz’altro un merito: una giustizia corruttibile non è giustizia, e il giudice Ciampi ha pagato con la vita la sua rettitudine. Ma non ho potuto fare a meno di riflettere sulla solita prassi italiana dell’utilizzo di due pesi e due misure. Mi riferisco alla condanna della Corte di Strasburgo per il ricorso alla tortura nei giorni del G8 del 2001: tutti abbiamo o dovremmo avere negli occhi le persone pestate, con una violenza smisurata e ingiustificata, alla Diaz e a Bolzaneto. Qualcuno parlò di macelleria messicana. E tutti sappiamo chi fosse, allora, capo della polizia: Gianni De Gennaro, ora manager della Finmeccanica. E tutti abbiamo letto le parole di Renzi: “massima fiducia in De Gennaro”, capo di quei poliziotti (pochi per fortuna) che hanno compiuto quelle violenze ora condannate come reati di tortura, al pari dell’Argentina dei generali golpisti. Qui la rottamazione non vale, riflettevo, e il peso e la misura sono altri. Brutte riflessioni, non c’è dubbio. Dov’è l’equanimità che si chiederebbe a chi regge la cosa pubblica? Dov’è la responsabilità politica, mi chiedevo? Ma di quale responsabilità politica si può parlare, quando un grande partito politico fa tesseramento offrendo uno sconto per l’acquisto del biglietto dell’Expo? A quanto il 3x2? (e spero di non avere dato un’idea…). È primavera, ma i pensieri non sono leggeri. D’altronde, riflettere e pensare sono il solo spazio di autonomia che ci resta. Almeno, così mi pare. 

Daniele Tamburini

Nessun commento:

Posta un commento