Non mi sorprendono le forti polemiche in corso rispetto all’accorpamento
della Prefettura e della Questura con quelle di Mantova. E’ il risultato di un
percorso di “riforma” che prima ha coinvolto le Province, poi gli enti sopra
richiamati, e chissà dove si fermerà. Già in tempi non sospetti, proprio sulla
questione Province abbiamo scritto: attenzione a smantellare senza prevedere
qualcosa di nuovo e di strutturato; attenzione a seguire le sirene del “dagli
alla cosa pubblica”, quando, poi, quelle stesse sirene si lamenteranno
sicuramente di non avere più servizi adeguati, uffici disponibili, sedi
pubbliche facilmente raggiungibili. E tutto si sta rivelando, ahimè, vero.
Pensando a qualche anno fa, quando ero giovane e, sicuramente, meno
indisponente, riflettevo che, quando sentivamo parlare di riforme, subito ci
riferivamo a operazioni che ampliavano i diritti di cittadinanza e quelli
sociali, che cercavano di dare risposte ai profondi mutamenti in corso nel Paese
su base di equità. Adesso, sentiamo parlare di riforme e ci chiediamo: a chi
tocca, ora, il colpo di mannaia? Però, una cosa mi stupisce sinceramente: la
preoccupazione per gli effetti di queste “riforme” espressa da chi ha un ruolo
istituzionale e politico rilevante. Ho letto: “Dobbiamo interrompere l'iter
dello schema di decreto (che prevede questo accorpamento)...”. E a me lo dite?
Chi le fa, le riforme? Il governo. Chi le ha votate quelle riforme? Chi le sta
portando avanti se non l’attuale governo? E allora, che succede, signori miei?
Prima si sostiene il predetto governo, magari senza se e senza ma, poi ci si
indigna quando tagli, accorpamenti, azzeramenti picchiano duro? Se si reputa che
una misura sia necessaria, e se si sostengono, legittimamente, ci mancherebbe,
le ragioni di chi mette in atto quella misura, non si dovrebbe forse accettarne
le conseguenze negative, anche se ci colpiscono da vicino? Insomma, ciò che è
cattivo per Cremona sarebbe buono per Mantova? Mah... forse qualcosa mi sfugge
(o forse no).
Nessun commento:
Posta un commento