Scrivo sotto l'impressione di quel camion che, a Nizza, massacra
una folla di persone che guardavano insieme lo spettacolo
dei fuochi artificiali. Sono morti tanti bambini, una cosa terribile.
Era la sera del 14 luglio, anniversario della presa della
Bastiglia nel 1789, data simbolo dell'inizio della grande Rivoluzione
francese. Sì, proprio quella che ebbe come parole guida libertà, eguaglianza,
fraternità. E pazienza se la stessa rivoluzione non sempre
abbia rispettato quei valori: da allora sono imprescindibili, per adesione
o per contrasto. Sarà voluta, questa coincidenza di date? È probabile.
Oppure, più semplicemente, si è pensato che, in quella situazione,
la strage sarebbe stata rapida, certa e massiccia. Quello che più
sconcerta, in questo caso, è che la strage avrebbe potuto compierla
chiunque, senza bisogno di un addestramento militare: bastava saper
guidare un camion. Un atto terroristico compiuto da un francese di
origine magrebina, probabilmente animato da un risentimento individuale,
personale, permeabile alla propaganda paranoica di odio dello
Stato islamico. Non una guerra da vincere, la sua, ma odio verso
l'umanità, e assenza di spirito di autoconservazione. Qualcosa che per
noi è incomprensibile. Ora come reagiranno i governi
occidentali? Parole di fuoco, maggiori controlli, giro di
vite eccetera? Pare chiaro che pattugliare, controllare,
riempire di uomini armati fino ai denti aeroporti, stazioni
e luoghi simbolo non è sufficiente. Governi liberticidi
e fortemente autoritari, in altre parti del mondo,
utilizzando controlli feroci non ce l'hanno fatta a bloccare il terrorismo.
Facciamocene una ragione: reprimere non basta. E neppure serve
prendersela con quelle folle di disperati che fuggono dalla fame, da
torture e da guerre provocate dagli stessi che uccidono qui. Chiediamoci,
come gli antichi: a chi giova? Chi c'è dietro? Non farebbero
meglio, i governi occidentali, a rompere i rapporti politici ed economici
con chi è noto che foraggi e finanzi i terroristi? Questa, ahimè, è la
vera utopia. Se non si parte da qui, si capisce poco. Il timore è quello
di giungere allo scontro di civiltà, e a questo punto l'Isis avrebbe
raggiunto il proprio scopo, avrebbe vinto. Anche per questo, e non
solo, sarebbe giusto e importante attendersi una reazione di forte dissociazione
da parte dell'islam moderato.
Nessun commento:
Posta un commento