sabato, luglio 14, 2018

Prima gli italiani




Una cosa bisogna che la dica: ma siamo proprio sicuri che il problema dei problemi, la questione che occupa da settimane, praticamente da quando il governo si è insediato (anche prima, ma si era in campagna elettorale) le prime pagine dei giornali e i primi titoli dei tg e, di rimbalzo, migliaia e migliaia di interventi sui vari social, siano davvero i migranti? Certamente si tratta di un problema, come suol dirsi, epocale e che andrebbe affrontato in modo molto serio, partecipato dai vari governi soprattutto a monte, con una riflessione approfondita, e azioni conseguenti, sui motivi dello spostamento di masse di persone, che penso starebbero più volentieri nei loro Paesi, se ne avessero l’opportunità. Ma, al di là di questi motivi, ripeto la domanda: è davvero il problema dei problemi, in nome del quale pare che si esaurisca il dibattito politico-istituzionale, si creano crisi tra le massime cariche dello Stato, si parla a proposito e a sproposito ovunque? In fin dei conti, nel 2017 sono arrivate circa 120mila persone. L’equivalente di una città di medie dimensioni, insomma. Per fare un paragone, nel 2016 sono emigrati circa 250mila italiani. Ripeto, il fenomeno va affrontato, ma, mi sembra, non con toni apocalittici. Quel che temo è che il puntare spasmodico su questo tema ne metta in ombra altri. Un esempio? Dall’inizio dell’anno ci sono stati 387 morti sui luoghi di lavoro, 69 a giugno. Una strage. Eppure, la nostra legislazione in tema di sicurezza sul lavoro è avanzatissima e stringente. Allora, forse, mancano i controlli? Se così fosse, non sarebbe meglio destinare risorse per svolgerli? In particolar modo rafforzando il ruolo degli ufficiali di polizia giudiziaria, che hanno competenza per fare i controlli, ma mezzi scarsissimi, piuttosto che parlare di inviarli a reprimere le vendite abusive di borse e di asciugamani sulle spiagge? Sul lavoro muoiono molti italiani, padri di famiglia, giovani e anziani. Ecco, sarebbe davvero un buon modo per affermare “prima gli italiani”.

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