Ci ho un po’ pensato: è un titolo troppo forte? Penso, però, di no. E’
evidente che mi riferisco a quanto è emerso del nodo
affari-corruzionecriminalità a Roma. Una storia nauseante, di collusioni, di
complicità, di malcostume. L’ennesima? Certo. Ma in tutte le storie vergognose
c’è un punto che colpisce in modo particolare. Io penso a quella foto, quella in
cui c’è anche un attuale ministro della Repubblica: sono tutti a una tavola
imbandita. Politici, affaristi, pregiudicati. E penso a chi, quella tavola oggi
se la sogna. Penso alle parole roboanti che certi politici pronunciano, sulla
crisi, sulla necessità di fare sacrifici, sull’Europa che si aspetta questo e
quello, sul fatto che siamo stati troppo spreconi .. certo, è stato detto anche
questo, mi pare durante il governo Monti. Penso che non sia mai stato un caso
l’attacco alla magistratura, attacco che perdura da alcuni anni; una
magistratura che si immischiava troppo, secondo alcuni, in “cosa loro”, e per
questo da limitare attraverso la “riforma della giustizia” E penso che, pur
essendo senz’altro un “marziano” in questo sistema, Marino dovrebbe dimettersi,
anche solo per dare un segnale. Penso, anche, che nessuno può chiamarsi
completamente fuori: la nostra colpa è, ed è stata, quella nell’aver dato
fiducia a questa gente, e lo dico in senso assolutamente bipartisan, come
dimostrano fatti e appartenenze. Renzi, premier, ma anche segretario del Pd, fa
commissariare il suo partito nella Capitale. Altro che commissario del Pd, qui
ci vorrebbe il commissario Montalbano…
Nessun commento:
Posta un commento