Avete presente cosa fa Facebook, da un po’ di tempo? Sceglie un giorno, credo
a caso (o, come si dice, “random”) e ripubblica quel che era stato inserito
l’anno prima. Un modo simpatico di rivivere eventi, magari passati un po’ di
mente. E allora, visto che questo è l’ultimo numero prima delle vacanze estive,
ho provato a fare il gestore Facebook di me stesso, andando a leggere cosa avevo
scritto non solo lo scorso anno, ma anche quelli precedenti. Era il 2012,
governo Monti, ve lo ricordate? E io scrivevo: rivalutiamo il vero significato
delle vacanze, poiché dovremmo “cogliere le opportunità, magari poche, che il
tempo della crisi offre. Le vacanze devono essere un momento in cui si stacca la
spina, in cui si prova a leggere quel libro che ci aveva incuriosito, in cui si
può tentare di non tenere sotto controllo il cammino dello spread”. Già, era
l’epoca dell’incubo spread… Ora non se ne parla più, e temo che pochi abbiano
capito come abbia fatto, un mostro così vorace, a rintanarsi e diventare –
sembrerebbe – inoffensivo. Ma andiamo avanti. L’anno successivo scrivevo: “La
calura è forte, anche gli oggetti sembra che grondino sudore, Molti non potranno
andare in vacanza. Molti temono che cosa avverrà a settembre. Forse ci sono
spiragli di ripresa, dicono”. Come leggiamo in questo numero, le persone stanno
industriandosi per fare le ferie in modo nuovo, low cost, e, forse, non è una
cosa del tutto negativa. Per il resto…vorrei tanto credere negli spiragli di
ripresa. Ma andiamo al 2014: citavo un recente studio del Centro Studi di
Confindustria, che parlava di partenza ritardata e lenta, di investimenti
penalizzati da incertezza e redditività ai minimi, delle banche, che “hanno
stretto fortemente le condizioni per la concessione di prestiti a scadenza
ravvicinata”. È cambiato qualcosa? C’è un clima nuovo? O forse, ci sono meno
rabbia, meno preoccupazione, ma più rassegnazione? A tutto ci si abitua: anche
alla crisi? Importante è reagire, sempre, di fronte alla difficoltà, cercando
soluzioni e provando a fare qualcosa di diverso. Mai arrendersi. Buone vacanze.
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