Le ferie sono finite, la vacatio è terminata, si riparte. Per
ricominciare, sarebbe utile, forse indispensabile, qualcosa di nuovo: un
progetto nuovo, nuove idee, nuove proposte. Ma già, non dobbiamo essere
disfattisti, come si diceva una volta: qualcosa c’è, che diamine! “Aboliremo
l’Imu e abbasseremo le tasse”. Perbacco. Chi ci avrebbe mai pensato? E, poiché
le primogeniture sono cose serie, a questo annuncio del governo si è scatenata
la rivendicazione: “Era un’idea di Berlusconi!” (vero, tra l’altro); “Non ci
sono le risorse!” (come se Berlusconi le avesse avute ... Ricordiamo, vero, la
finanza creativa?). Eccoci qua. E guai a chi, come alcuni di noi fanno, vada a
consultare, ogni tanto, giornali e siti di un recente passato. Per dire: i
discorsi del 2008 sono uguali ai discorsi del 2015, pur con scenari diversi in
modo radicale. Allora, gli economisti più avvertiti sapevano bene che stava per
scatenarsi una crisi davvero epocale, e i politici, che cosa tuonavano? “Ci
vuole rigore!”; "Basta con gli sprechi!"; "Abbassiamo le tasse!"; "Rendiamo più
efficiente la Pubblica Amministrazione.!", e via così. Andate a vedere, se
cercate conferme. Alcuni anni dopo, con un mondo di cose avvenute, con la
finanza internazionale scossa ciclicamente da processi esplosivi (l’ultimo,
quello cinese), con la crisi tutt’altro che risolta, con il fenomeno delle
migrazioni in corso, che nessun muro, nessun respingimento potrà mai fermare, si
sfogliano i giornali e si legge: “Rilancio dell’economia: aboliremo l’Imu e
abbasseremo le tasse, l’economia ripartirà, diventeremo tutti più ricchi”.
Assistiamo ad un mantra ridicolo, penoso e stucchevole che si ripete, oramai, da
circa vent’anni, senza produrre miglioramento alcuno, salvo mantenere i
privilegi per i soliti noti che confidano, tranquillamente, sulla nostra scarsa
memoria. Andate a leggere le dichiarazioni e i proclami dell’ex rottamatore,
prima che diventasse premier... poi ne riparliamo.
Nessun commento:
Posta un commento