sabato, novembre 14, 2015
Trasparenza e rispetto dei cittadini
Una cosa non può dirla il Pd: che De Luca fosse un candidato imposto, uno che il partito aveva subìto, un marziano. Insomma, non vale per De Luca ciò che è stato detto per Marino. E ora, scandali (di nuovo), intercettazioni (di nuovo), sconcerto (di nuovo). La memoria è labile dalle nostre parti, si sa: ma converrebbe appuntarsi frasi come “è lui il nostro candidato, chi lo osteggia lo fa per una battaglia interna al Pd” (indovinate chi lo ha detto...). In fin dei conti, dirà qualcuno, De Luca è stato eletto: è stato scelto rispetto al candidato del centrodestra Stefano Caldoro. Ok. In fin dei conti, aveva pure vinto le primarie. Tutto regolare, tutto consuetamente regolare. E poi, ci può sempre essere la clausola di salvaguardia della modifica della legge Severino. Meglio essere previdenti. Confesso che, ormai, non so come maneggiare parole come trasparenza, fiducia, rispetto del mandato ricevuto dai cittadini. La negazione di questi concetti è ormai davvero bipartisan. E' palese. E non posso non parlare del caso Lgh: la cessione alla azienda A2A del 51% delle azioni di Linea Group. La questione, al solito, non è nella liceità. Lo è forse nell'opportunità dell’operazione o nella efficacia della scelta? Non so, non sono in grado di valutare, non ho sufficienti elementi. Di certo, la questione sta nel modo con cui viene condotta. A mio parere, il sindaco Galimberti avrebbe dovuto far sapere, già da tempo e con trasparenza, costi e vantaggi, acquisti e perdite legate all'operazione. E’ cosa doverosa verso le opposizioni, ma soprattutto verso i cittadini. Quei cittadini che spesso votano per una speranza di cambiamento, e anche contro certe pratiche, certi modi di governare: non è bene togliere loro le residue speranze. Non è bene per chi è governato ma anche per chi governa, non va bene per la democrazia.
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