Banche inaffidabili, controlli inconcludenti. A
quanto ammonta Il fiume di denaro versato negli
anni a tutte le banche, in Italia e in Europa? A
cosa è servito e soprattutto dove è finito? Un
esempio per tutti (i dati sono del Sole 24 ore): dal 2008
al 2014, gli aiuti di Stato concessi alle banche in Europa
sono stati pari a 800 miliardi di euro spesi e 330 recuperati,
con un disavanzo pari al 4,7% del PIL complessivo.
Una follia, una vergogna. Dove sono andati? Nelle tasche
di chi sono finiti? In questa operazione, pare che le banche
italiane registrino un sostanziale pareggio tra le entrate
e le uscite di Stato: ma come la mettiamo con le
notizie di questi giorni? Chi pagherà questi conti? Qualcuno
li ha già pagati, e salati: per esempio, quel povero
signore, pensionato, che si è ucciso perché aveva visto
svanire in un sol colpo i risparmi di una vita, dopo il default
di Banca Etruria (e la Procura ha aperto un fascicolo
per “istigazione al suicidio”). Sapete, può anche capitare
che, per ottenere un fido, ti facciano
sottoscrivere l’acquisto di obbligazioni della
stessa banca, obbligazioni che, oggi, sono
diventate un investimento ad alto rischio.
Alcune persone ne sono consapevoli, ma
molti risparmiatori non vengono informati
adeguatamente, è la stessa Bce a dirlo. Quando finirà
questo andazzo, per cui paga sempre e comunque chi è
alla base della piramide? Quando potremo di nuovo fidarci
di stare in questo mondo senza temere, a ogni piè
sospinto, di essere truffati, e non dal pataccaro per strada,
ma da istituzioni che dovrebbero essere specchiate?
Quando avremo un governo che si preoccupa di come
sta la gente comune, la gente che combatte quotidianamente
con una crisi che, nonostante i proclami, continua
a colpire duro? Quando torneremo a investire su cose
vere, concrete, durevoli, e non su bolle finanziarie piene
solo di aria sporca?
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