giovedì, dicembre 11, 2008

Così non si salva, ma si uccide l'economia

Non ci voleva. Cittadini e aziende del settore masticano amaro: il giro di vite imposto dal governo alle detrazioni del 55% sugli interventi del risparmio energetico (serramenti, solare termico, caldaie) nel 2009 e 2010 è un danno al portafogli di molti italiani e di questo settore produttivo. Inizialmente, l’obiettivo era anche quello di contenere gli interventi per il 2008 con effetti retroattivi. Poi la retromarcia del ministro Giulio Tremonti ha salvato le tasche dei cittadini (50mila circa solo in Lombardia) che avevano già realizzato gli interventi. Non ci voleva. Perché il prossimo anno, come ci dice Enrico Ferla, imprenditore, profondo conoscitore del settore, se non ci sarà un arresto, sicuramente ci sarà una flessione di questo comparto. Non potendo, infatti, più contare sul bonus del risparmio energetico, molti lasceranno perdere. O cercheranno di spendere il meno possibile posizionandosi su interventi di fascia bassa. O, ancora, saranno nuovamente tentati da comportamenti opachi, per risparmiare. Invece, è proprio in questo momento di crisi che il governo deve incentivare cittadini e aziende a investire. Soprattutto in un settore come quello del risparmio energetico nelle costruzioni. Uno dei pochi comparti che, in una fase economica d’emergenza, sta tenendo. Oggi, invece, il pericolo è che anche questo mercato si impoverisca. Con il rischio di rendere addirittura controproducenti gli investimenti già fatti da molte aziende attive nel settore. E’ l’ennesima dimostrazione che il governo, nei confronti della crisi, non abbia le idee molto chiare sulle armi per fronteggiarla. Spara spesso nel mucchio cercando di raschiare il barile. E la doccia gelata lanciata sul risparmio energetico in edilizia è preoccupante. Già le case non si vendono. Se ora si abbatte la scure anche su chi vuole risanare e riqualificare la propria abitazione, il colpo per il settore edile sarà ancora più duro. Così non si salva, ma si uccide l’economia.

s.c.
venerdì 12 dicembre 2008

Nessun commento:

Posta un commento