I cremonesi non sono contenti della situazione dei parcheggi della città.
Dopo la pubblicazione del nostro articolo, apparso su Il Piccolo della scorsa
settimana, riguardante la situazione dei parcheggi in centro e dove ponevamo la
domanda se il rapporto tra parcheggi a pagamento e parcheggi liberi era
rispettoso della legge, molte sono state le segnalazioni pervenute alla
redazione. Infatti, sono molti coloro che si lamentano per i nuovi parcheggi a
pagamento e per i posti riservati ai residenti, istituiti dalla precedente
amministrazione comunale, in sostituzione di quelli liberi. «In via Cadore e
nelle strade limitrofe il Comune ha riempito di strisce gialle, togliando circa
una sessantina di parcheggi che prima erano liberi - si lamenta Stefania - Prima
trovavo sempre un posto da quelle parti, quando venivo in centro, mentre ora è
ben più difficile». «La cosa davvero assurda - aggiunge Patrick - è che la
maggior parte delle volte tali posteggi per residenti restano vuoti, prova che
non ve ne era una reale esigenza». Così se prima c'era almeno qualche speranza
di trovare un posto, ora si vedeono costretti a recarsi al costoso autosilo di
piazza Marconi: struttura che rappresenta u n altro motivo di protesta. «Non ha
assolutamente senso che se devo parcheggiare per dieci minuti sono costretto a
pagare un'ora perché le frazioni orarie non sono previste - dice Emilio -. In
nessuna città vicino a noi, accade questo. Il servizio deve essere pagato per
quanto se ne usufruisce. Invece con i nostri parchimetri non accade. Lo
considero un vero e proprio furto a danno dei cittadini. Con questa scusa il
gestore della struttura si intasca un sacco di soldi in più di quelli che
dovrebbe». Anche il costo stesso del parcheggio viene considerato troppo
elevato: «Sul lago di Garda si spende un euro all'ora per lasciare l'auto -
afferma Giancarlo -. E stiamo parlando di località con grande afflusso
turistico. Qui a Cremona 1,70 euro all'ora è decisamente troppo. Neppure fossimo
una grande città». «Il problema è che per parcheggiare in centro e tutto attorno
il costo è lo stesso - continua Giovanna - . Avrebbe un senso pagaredi più nel
cuore della città. E' invece assurdo che costi la stessa tarifaf anche nelle
zone al di fuori del centro». La presenza di pochi parcheggi liberi è una delle
principali fonti di lamentela da parte della cittadinanza. «Vado spesso in
centro per motivi di lavoro e ogni volta spendo almeno tre euro e 40 per
fermarmi due ore - racconta Pietro -. Calcolando che ci vado almeno una decina
di volte al mese, sono circa 400 euro all'anno. Purtroppo, essendo sempre di
corsa, non posso mettere l'auto nei parcheggi esterni, e in centro posti non a
pagamento non si trovano ». Quando c'è mercato o quando vi sono manifestazioni
particolari, soprattutto, «è impossibile trovare un posto che non sia pagamento
- si lamenta Elvira -. E' tutto pieno persino il parcheggio della Coop». E i
turisti? I commenti non sono affatto lusinghieri neppure da parte di chi arriva
da fuori. «Cremona è una bella città ma il parcheggio è un disastro - racconta
Marco, di Trento -. Non c'è una logica. Ma soprattutto è assurdo che in centro
città ci sia solo un autosilo, tra l'altro costosissimo. Mancano completamente i
silo posizionati tutto intorno alla zona centrale, che normalmente nelle altre
città hanno prezzi molto abbordabili». «Sono già venuta a Cremona alcune volte,
ma dopo la prima non ho più voluto arrivare in auto - dice Katia, di Torino -.
In una città così male organizzata dal punto di vista della viabilità e dei
parcheggi, la soluzione migliore è arrivare in treno e girare a piedi».
Il Comune temporeggia: «Incontreremo i gestori Saba e Aem»
E' stato affrontato anche il tema dei parcheggi, durante la prima riunione
dello staff mobilità che vede coinvolti gli assessori Alessia Manfredini,
Maurizio Manzi e Andrea Virgilio, oltre a dirigenti e tecnici che si occupano
della partita, riunione che si è tenuta nella mattinata di venerdì. Un
approfondimento fortemente voluto da tutta la Giunta per affrontare la
situazione dei parcheggi, della viabilità, delle piste ciclabili, della
pedonalizzazione, della ZTL, del trasporto pubblico locale, in un’ottica di
visione complessiva sulla città. Il tema dei parcheggi non è ancora stato
approfondito, in quanto, come spiegano gli assessori, andrà inserito in un
discorso complessivo sulla mobilità cittadina e sul piano della sosta. Senza
dubbio la questione del numero dei parcheggi andrà rivista: difficile dire -
fanno sapere dal Comune - se il numero sia quello previsto dalla legge, in
quanto molto dipende dalla dislocazione dei parcheggi nelle varie zona della
città, ma sicuramente la distribuzione dei posti a pagamento dovrà essere
rivista. Nelle prossime settimane lo staff incontrerà gli enti gestori, Aem e
Saba, per capire cosa si può fare. «Gli strumenti di pianificazione del sistema
di mobilità del Comune di Cremona, infatti, risultano ormai datati: il piano
della mobilità risale al 1994, i piani particolareggiati del traffico al 2008,
il piano dei trasporti al 2002, il piano della rete ciclabile al 2007, il piano
urbano del parcheggi al 2008 - fanno sapere gli amministratori -. Sulla base di
dati precisi, assessori e tecnici hanno cominciato a riflettere sulle principali
criticità: l’assenza di un piano organico della sosta, lo stato di alcune
direttrici come Viale Trento Trieste, via Dante e via del Giordano, la
situazione dei passaggi a livello, le fasce della Ztl, le tariffe degli stalli e
i permessi in vigore, il piano di distribuzione delle merci che manca».
L’impegno preso al tavolo dello staff mobilità è quello di affrontare nel
dettaglio le singole questioni, dandosi una tabella di marcia certa e
verificabile. «Consapevoli che si tratta di un lavoro lungo e complesso –
dichiara l’assessore Alessia Manfredini - è necessario approfondire tutte le
criticità per individuare soluzioni a breve, medio e lungo termine con
l’obiettivo di una mobilità più possibile sostenibile e che favorisca gli utenti
più deboli della strada, in linea con le buone pratiche europee».
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