sabato, luglio 04, 2015

Se la Grecia viene abbandonata a se stessa

Sarò molto debitore, in queste righe, di un bellissimo articolo scritto pochi giorni fa da Massimo Cacciari. Devo dire, intanto, che non sopporto i giuochi linguistici sciocchi, i calembour come il termine “Grexit”: signori, siamo seri, mi viene da dire.  E mi interessa, certo, essendo cittadino europeo, ciò che accadrebbe all’Europa nel caso in cui la Grecia venisse abbandonata a se stessa, fuori dalla UE e dall’area euro; ma mi interessa, ora e principalmente, cosa accadrebbe ALLA GRECIA. Al di là di una valutazione puramente umana, debitrice di quel senso di umanità che il nostro beneamato Occidente ha costruito nel corso di millenni di storia e che ora naufraga in continuazione nelle profondità del mare Mediterraneo, sulle frontiere spagnole, sugli scogli di Ventimiglia, che cosa è la Grecia, per noi europei? Moltissimo. Riassumo cosa scrive Cacciari, nell’articolo che ho citato: per la cultura europea, la memoria della nostra comune nascita in Grecia è tutta attiva e immaginativa: non si dà formazione, non può essere pensata una costruzione-e una educazione della persona umana nella integrità e nella complessità delle sue dimensioni senza questa “figliolanza”. La Grecia fuori dall’Europa sarebbe una ferita immedicabile.  Si può dire che queste siano romanticherie? Non è così. Scrive ancora Cacciari: “L’Europa può ora pensare di dimenticare la Grecia, perché rinuncia a svolgere una grande politica, la quale può fondarsi soltanto sulla coscienza di costituire un’unità di distinti, aventi comune provenienza e comune destino. Se questa coscienza vi fosse stata, avremmo avuto una politica mediterranea, piani strategici di sostegno economico per i Paesi dell’altra sponda, un ruolo attivo in tutte le crisi mediorientali”. E, per favore, non diciamo cose come “hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità”: ma chi lo ha fatto? I potentati politici ed economici. Non certo la gente comune, che viene bastonata, come dappertutto. Il debito greco è certamente insostenibile: ma, se l’Europa vorrà continuare ad essere degna del suo nome, dovrà aiutare la Grecia a venirne  fuori, non a gettarla in una tomba. Sarebbe la tomba di tutti noi. Anche della ricca Germania. Forza Grecia.

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