lunedì, settembre 01, 2008

QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DI VIA IPPOCASTANI

L’esecutivo provinciale del Partito Democratico ha offerto la candidatura a sindaco, per le prossime elezioni amministrative, al giudice Pierpaolo Beluzzi. Con parole più semplici: il dottor Beluzzi è il candidato sindaco del PD. Giovane, quarantatrenne, nato a Bologna, laureato in giurisprudenza, uno stage presso la School of Law di New York, carriera da magistrato, sposato. Il giudice, coordinatore della sezione Gip del Tribunale di Cremona, è un autorevole esperto di materie per la modernizzazione delle pratiche relative alle attività amministrative e vanta un ottimo e ammirabile curriculum vitae. Potrebbe essere il candidato rispondente alle esigenze di rinnovamento, appartiene alla società civile, non è un politico di professione, probabilmente l’uomo adeguato a dare risposte alle richieste di sicurezza e di modernizzazione avanzate dai cittadini. A prima vista il candidato “perfetto”, una scelta che ricorda quella vincente di Paolo Bodini di qualche anno fa; questa, almeno, deve essere stata la convinzione di coloro che l’hanno proposto.
Tuttavia alla ciambella è mancato il buco, ossia l’assenso e la benedizione del sindaco uscente Gian Carlo Corada. Questo è l’incredibile pasticcio: senza questo imprimatur, l’operazione assume una connotazione verticistica, poco democratica, antipatica, ma soprattutto irriconoscente verso una persona che, per molti, si è spesa alla politica in alcuni casi più per dovere che per scelta. La scelta, forse affrettata, dell’esecutivo del Pd appare come un errore che vede increduli e perplessi molti militanti e simpatizzanti di questo partito, soprattutto quando Corada lascia intendere che sarebbe sua intenzione presentarsi alle primarie appellandosi alla scelta degli elettori e dei militanti pidiini. Forse la situazione è più complessa di come appare, a noi non tutto è dato sapere, ma in politica la forma ha valore, e la forma non è sembrata impeccabile.
Aldemario Bentini
venerdi 29 agosto 2008

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