Il fatto è inedito, per certi versi sorprendente, e lascia capire fino in fondo quanta preoccupazione stia creando la situazione economica e finanziaria del nostro Paese. In una nota congiunta, imprese, banche, cooperative, artigiani, commercianti, agricoltori e alcune organizzazioni sindacali sottolineano la loro "forte preoccupazione", lanciando un ultimo appello per chiedere al governo misure per la crescita: “serve una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti” e soprattutto“ discontinuità”. Spaventa Giuliano Amato che, richiamando il 1992, rilancia la proposta di misure eccezionali, lacrime e sangue, per ridare equilibrio alla finanza pubblica: "Mi colpisce che forse non c'è nel Paese una sufficiente consapevolezza sulle dimensioni del rischio che stiamo correndo". E la Marcegaglia rincara la dose: “Dobbiamo cambiare o affonderemo tutti insieme". La situazione appare molto seria, ma le risposte del governo non sembrano dare sufficienti garanzie di credibilità. C’è un clima da “il nemico è alle porte”, eppure l’esecutivo è particolarmente concentrato sui temi della giustizia e sul decentramento di alcuni ministeri. E nel giorno in cui il ministro Fitto, a nome del Governo, chiede la fiducia sul cosiddetto “processo lungo”, il tasso dei BTP sale al 5,7%. Tradotto in parole povere significa tanti miliardi di interessi in più da pagare. E arrivando dalle nostre parti, anche qui in un clima pesante dal punto di vista economico, si assiste ad un durissimo scontro sugli incarichi e le poltrone delle partecipate, con la Lega che fa il regalo di compleanno al sindaco:” Perri non è autonomo dai poteri forti”. Ma se il sindaco “non va bene, perché ha tradito il mandato, ed è una marionetta manovrata dai poteri forti” allora, cara Lega, coraggio uscite dalla maggioranza e vediamo quel che succede. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Daniele Tamburini
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