Il logorio di anni di crisi incide negativamente anche sulla stessa capacità di reagire, per cui, vista dal basso, anche una discesa somiglia a una salita. Qualcuno commenta che, pur di uscire dai nostri guai, gli italiani si affiderebbero anche a Belzebù (senza nessuna voglia di resuscitare Andreotti, sia chiaro … o, magari, sì). Chissà che, oggi che leggete queste parole, Renzi non sia davvero riuscito a formare il suo governo. Ovviamente gli facciamo gli auguri: questo Paese ha bisogno di governo. Forse ha anche bisogno di stabilità, perché devo confessare una cosa: ci sarà stata una sostanziale palude nelle scelte, nei tempi di attuazione di ciò che viene detto, ma non è che il mare politico di questi ultimi anni sia stato contrassegnato dalla calma piatta, anzi. Premier su premier: Berlusconi, Monti, Letta, ora Renzi. A parte Berlusconi, gli altri sono stati premier annuali o meno. È successo per molti motivi che qui non sto a spiegare, perché sarebbe troppo lungo e io troppo inadeguato, ma come si fa a pensare di tirar fuori questa povera nave Italia dal mare procelloso in cui è, avendo a disposizione poco, pochissimo tempo? Il sindaco di Firenze e premier incaricato dice di essere in grado di distruggere le palle al piede che ci impediscono di riprendere il cammino. Glielo auguriamo, ripeto, per il bene di tutti noi. E lui ha puntato tutto per sbancare, o la va o la spacca. Non so che dire. La fretta, a volte, è cattiva consigliera. Il Paese è allo stremo, ma sono ancora tanti i privilegi. Abbiamo ascoltato tanti di quegli obiettivi da perseguire, che ormai li sappiamo a memoria, ma, sempre, molta nebulosità su come perseguirli. Ricordate il discorso di insediamento di Letta? Un libro dei sogni, così ci era sembrato. Ci si scontra soprattutto con un problema: dove trovare i fondi necessari. Vanno tolti a qualcuno, su questo non c'è dubbio. A chi? Riuscirà a mettere d'accordo su un programma preciso la maggioranza ex Letta? Di nuovo c'è la “profonda intesa” con Berlusconi, che ride sotto i baffi. Davvero, auguri.
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