sabato, febbraio 14, 2015

Nel resto del mondo... è semplicemente inverno

Il concetto di fondo che abbiamo ascoltato questa settimana, da parte dell'Amministrazione comunale, così come l'ho percepito io, è quello dell'inevitabilità. Inevitabili i disagi derivanti dalla nevicata "eccezionale"; inevitabile che ci voglia tempo - tanto tempo – (troppo tempo), per portar via mezzo metro di neve; inevitabili le auto bloccate, le persone che non potevano camminare sui marciapiedi, i nonni a rischio caduta, per giorni, mentre portavano i nipoti a scuola, gli asili con gli accessi impraticabili. Inevitabile, pare, dover spalare piazza del Comune e piazza Stradivari. Certo; però, forse, le scuole avrebbero potuto avere la precedenza. L'assessora competente risponde alle critiche un po' in maniera rituale, e un po' in modo stizzito: del resto, dice: “... è stato fatto un lavoro straordinario... il piano neve ha funzionato a dovere”. Ma se molti cittadini non sono d'accordo, e si sono fatti sentire, qualche motivo ci sarà, o no? È vero, amministrare una città significa non poter accontentare tutti; di questi tempi, poi... Ma noi siamo certi che amministrare una città significhi anche andare al confronto e accettare anche critiche che si considerino ingenerose. Amministrare non è una chiamata divina, non è una missione, non è neppure una scelta obbligata: è un servizio che si sceglie volontariamente di dare. Un servizio oggi difficilissimo, specie per chi amministra i Comuni, sottoposti dal governo a tagli micidiali. Strano che gli amministratori non sottolineino di più questo aspetto. Ma forse, non è così strano. E comunque, se cinquanta centimetri di neve da noi rappresentano un evento, quasi drammatico, di difficile e complicata gestione... nel resto del mondo, è semplicemente inverno.

Daniele Tamburini

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