Dice il presidente del Consiglio: “Sono gasatissimo”. E’ lì con Marchionne e
si fanno pubblicità a vicenda. Marchionne deve vendere le Fiat, Renzi deve
vendere se stesso: e gli riesce benissimo. Che lo ritraggano su un muletto, o
mentre dà il cinque a qualcuno, o mentre sussurra all’orecchio della signora
Merkel, è sempre spiazzante. E’ vero, è un ottimo giocatore, è anche un uomo
senza scrupoli (“stai sereno, Enrico… stai sereno, Silvio”). Si è circondato di
figure che non gli fanno affatto ombra, anzi: ministri e ministre, sembrano così
quieti, così mansueti, così in linea. Se si espongono, è palese che lo fanno per
permettere a Lui di correggere, bacchettare, rettificare. Da ultimo è toccato a
Gentiloni. Ma intanto, il messaggio è lanciato. Ho provato a leggere alcuni blog
di politici suoi seguaci: dal “twit” del capo discendono commenti e valutazioni,
tutti encomiastici, tutti entusiasti. L’Ocse dice che siamo sulla strada giusta?
La notizia viene fatta rimbalzare ovunque (chissà se c’è qualcuno che si chieda:
e chi è, l’Ocse?). Le organizzazioni come la Caritas, viceversa, dichiarano che
tanta, troppa gente è allo stremo: non se ne parla proprio. Non c’è che dire, il
premier porta a casa ciò che gli interessa davvero; resta da vedere se ciò che
interessa a lui (la messa in un angolo di Berlusconi, l’elezione di Mattarella,
l’Italicum, le riforme costituzionali etc…) interessa alla popolazione. Forse
sì, forse la gente ha bisogno di ascoltare frasi come: basta con l’industria
della lagna, supereremo la Germania, vinceremo sulla globalizzazione… Come aveva
bisogno di sentire anche le precedenti: meno tasse per tutti, un milione di
posti di lavoro… e, andando ancora all’indietro: un pacco di pasta per tutti…
Eppure, erano state tante le promesse: una su tutte, la cultura sarà
valorizzata, è il petrolio italiano… ma intanto Pompei continua a sgretolarsi. E
gli F35? avevano promesso di ridurne l’acquisto sensibilmente, ma dagli Usa
giunge notizia che non se ne parla proprio. E magari, il governo con l’elmetto
commenterebbe anche: “ma ora c’è l’Isis!”, salvo poi mettersi un berrettino di
lana e rassicurare che noi, guerre non ne faremo. Mah. Mi viene in mente il
nostro grande Ugo in “Amici miei” con la sua supercazzola: “Come se fosse
antani….”.
Daniele Tamburini
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