domenica, marzo 07, 2010

Sempre più isola e sempre meno felice

Tutte le strade portano a Roma, ma non passano più da Cremona. E’ ufficiale: Trenitalia ha soppresso il collegamento veloce tra la nostra città e la Capitale. Lor signori non sentono ragioni. Se vogliamo andare a Roma, in un tempo ragionevole, dobbiamo raggiungere Bologna e prendere l’alta velocità. Come? Con l’autobus! E poco importano la Fiera internazionale, la liuteria, l’agroalimentare... Cremona è sempre più isolata, anche in prospettiva Expo 2015. Già anni fa Trenitalia aveva tentato la stessa operazione, trovando però la resistenza di un fronte politico, economico e istituzionale compatto e determinato che era riuscito a impedire la soppressione. Questa volta, invece, la società che gestisce il servizio ferroviario ha vinto. Ha raggiunto il proprio obiettivo. Complici la rassegnazione e l’impotenza dei nostri?
O piuttosto una mancata capacità di reazione? Così è sembrato.Sono pochi i cremonesi che mediamenteutilizzano il Pendolino, quindi la tratta è antieconomica. E’ con queste parole che Trenitalia si giustifica. Pochi biglietti niente servizio. Quando ero ragazzo, capitava di sentir gridare, dalla carovana che faceva propaganda al circo appena giunto in città: “Venite numerosi, più gente entra più animali si vedono”. Se questa è la logica, non vale però per i malcapitati pendolari che quotidianamente si recano a Milano. Le carrozze sono sempre affollate ma il servizio rimane osceno per puntualità, conforto e pulizia. C’è qualcosa che non torna. Sembra chiaro l’intento di privilegiare l’alta velocità a discapito degli altri collegamenti, con buona pace di che ne subisce il disagio. C’è qualcosa che non va … in questo cielo.

a.b.

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