Eccezionale: la parola ci perseguita. Eccezionale l’ondata di gelo, neve e ghiaccio che si sta abbattendo sul nostro Paese: danni, tanti, ai sistemi dei trasporti, all’economia in generale, oltre alle persone che si trovano in oggettiva difficoltà. È difficile, d’altronde, pretendere che la terra del sole si confronti con agio con temperature siberiane per giorni e giorni. Davvero, pare che tutto stia cambiando. La sensazione di incertezza emerge ovunque, anche dalle parole di addetti ai lavori molto autorevoli: se leggete il nostro speciale economia, vedrete che le analisi a volte sono difformi, i timori sono differenziati, e la complessità di questo nostro mondo emerge in tutta la sua sostanza. Prendiamo il giudizio sulle liberalizzazioni: per molti, compreso Paolo Manasse, sono una salutare scossa al sistema produttivo, anche se vengono giudicate incomplete; per altri, e soprattutto per i sindacati, andranno ad incidere pesantemente sulla qualità della vita dei lavoratori: il prolungamento degli orari di lavoro, per alcuni, rischia di togliere anche il piacere di ritrovarsi con la famiglia a cena, magari solo a cena, unico momento per parlare un po’, per condividere la vita … Ma anche per questo, per la deregolamentazione degli orari nei negozi, si invocano le ragioni dell’economia. Certo, senza economia, ormai, non si vive. Però ci sono le ragioni dei piccoli negozi, che dicono: non ce la facciamo, a sostenere il peso di un nastro orario di apertura così prolungato. Questo aiuterà la grande distribuzione: ma non era necessario, come detto da più parti, incentivare il commercio di quartiere, le ragioni del piccolo coltivatore, e via dicendo? Davvero, una grande confusione, una grande incertezza. Con una domanda finale: le banche. Il sistema creditizio, cosa mette di suo per aiutare a venir fuori dalla crisi ? Risposta: una beata…
Daniele Tamburini
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