sabato, luglio 07, 2012

Ma che colpa abbiamo noi?


Sapete una cosa? A me, come cittadino, questa continua chiamata in causa per condividere le colpe e le responsabilità' della crisi è venuta a noia. E' un coro di voci del tipo: siamo tutti responsabili, quindi tutti dobbiamo fare sacrifici. Ci ricordano continuamente che i conti dello Stato sono in dissesto per colpa della cattiva gestione della cosa pubblica, protrattasi per tanti anni. Sarà mica colpa mia? Sembrerebbe di sì, visto che anch’io, come quasi tutti gli italiani, sono chiamato a risponderne. Aumento delle tasse, aumento delle tariffe, età pensionabile che si eleva, minori servizi… Il fatto è che, quando la colpa è di tutti, non è poi di nessuno. Scrive il professor Giacomo Vaciago, nell'intervista che pubblichiamo su questo numero: “In Italia stiamo pagando il costo dei tanti errori commessi”. Nella vita ho certamente commesso tanti errori, ma non tali, credo, da aver procurato questo sfascio nello Stato. Pertanto, fuori i colpevoli, ma che siano i colpevoli veri, e comincino a pagare anche i responsabili del dissesto. Nel decreto sulla spending review ho visto un accanimento contro i dipendenti pubblici, quasi a rispondere a un diffuso sentimento, presente nell’immaginario collettivo, di rifiuto di tutto ciò che è pubblico, frutto di anni di campagne mediatiche superficiali e qualunquiste. Ma non ho visto gli annunciati tagli agli armamenti. Vorrà dire che saremo anche un paese con le pezze al culo, ma armato fino ai denti. Evviva.

Daniele Tamburini

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