sabato, settembre 17, 2011

LA POLITICA RIMANE UNA COSA SERIA, DOVE NON È DATO IMPROVVISARE.

La politica è in grande difficoltà: difficile negarlo. E lo è a livello centrale, nel governo del Paese, nel Parlamento, ma non solo. Ovunque nascono crisi, si frantumano alleanze e certezze, si rimescolano le carte. Succede anche a Cremona, sono settimane che se ne parla. Le forze politiche di maggioranza sono litigiose e compongono e scompongono scacchieri di alleanze e di scontri, senza che se ne percepiscano motivi reali che non siano gli assetti di potere. E i problemi del territorio? Lo dice anche Ugo Carminati, nell’intervista qui accanto. E la crisi che rischia di portare tutto e tutti a fondo? Dove sono la novità, la progettualità, la volontà di scompaginare vecchi assetti, vecchie incrostature di potere e poteri, a suo tempo promesse dalla attuale amministrazione? Dov’è l’altra storia che era stata garantita in campagna elettorale? La verità è che la politica ha i suoi tempi, le sue contraddizioni, e una grande, enorme complessità. Non la si fa con il taglione, né con i proclami. E soprattutto, quando la politica (intesa come governo, gestione, risposta ai bisogni della gente, capacità di costruire, mediare, mettere in relazione) viene a mancare, come a mio parere sta avvenendo a Cremona, poiché il vuoto in natura non esiste, arrivano altre realtà a cercare di riempire questo vuoto. Forse per questo assistiamo al proliferare di associazioni ? Ad oggi ne contiamo già quattro. Eccole In ordine di apparizione: Progetto Cremona, associazione che, secondo fonti non so quanto attendibili, intenderebbe sostenere la candidatura, alle prossime amministrative, dell’ex vice sindaco Luigi Baldani. L’Associazione Popolari delle Libertà di Marco Lodigiani, coordinatore cittadino di Futuro e Libertà ed ex presidente del Comitato dei commercianti di Corso Garibaldi. La “minacciosa” Cremona verso il Partito Popolare, dell’ambizioso assessore Roberto Nolli, che avrebbe trovato già potenti sponsors . E, da ultimo, il Movimento per Cremona a cui fa riferimento Carmine Scotti, conosciuto e stimato poliziotto a capo della Digos, oggi in pensione, negli ultimi anni particolarmente attivo nel sindacato di polizia. Nell’intento sono tutte associazioni trasversali, tutte improntate al bisogno di esprimere opinioni e fare proposte in un modo che, evidentemente, nella politica non è possibile fare. Non dico che sia la via giusta. Non dico che la ragione stia qui. Ma è un dato. E’ un segnale, o ancor di più: un monito per i partiti.
Meditate gente, meditate…

Daniele Tamburini

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