domenica, aprile 22, 2012

Sembra solo che vogliano farci paura


Uno sbocco, un futuro. Un po' di respiro. Una prospettiva. Riscoprire una vocazione di impresa, il desiderio di costruire il proprio futuro. Lo diceva qui a Cremona, qualche giorno fa, il presidente della Ferrari Montezemolo. Leggiamo che ci sono tre milioni di persone, nel nostro Paese, che hanno smesso di cercare lavoro. E' un dato sconcertante e molto preoccupante. Tre milioni, non possono essere tutti vagabondi. Verrebbe da dire: proviamo a metterli insieme, intorno a un tavolo sterminato, in un gigantesco brainstorming. Sono convinto che ne uscirebbero altrettanti milioni di idee, forse anche di più. Tra quelle idee, molte sarebbero vincenti e originali. Poi, dovremmo trovare chi ha fiducia in loro, chi concede finanziamenti, chi fa da garante, chi fa da "nurse" all'impresa. Cose impossibili? No, accade ovunque. I fondi europei non dovrebbero servire anche a questo? E, se proprio non trovassimo misure ed assi adeguati, non potremmo iniziare un confronto con l'Europa per questo? Dobbiamo stare in Europa solo per sentirci dire che dobbiamo risanare i bilanci? Dice, in queste pagine, il consigliere Angelo Zanibelli: nonostante tutti i nostri guai, l'Italia è il secondo paese manifatturiero in Europa, ed il quinto nel mondo, con un potenziale enorme che non può essere disperso. Ma allora, se tutto questo è vero, perché spesso, troppo spesso, sembra solo che vogliano farci paura? Parole come lo spettro della Grecia, il default, il precipizio. Ministri che troppo spesso parlano di licenziamenti, invece che di lavoro. Che senso ha? Perché? Che senso ha che il ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi paventi il licenziamento anche per i dipendenti pubblici, invece di lavorare perché i ritardi della Pubblica amministrazione non contribuiscano – come succede adesso - ad alimentare la spirale della crisi? Che senso ha che la ministro Fornero insista a parlare di licenziamenti per motivi economici, quando si dovrebbe parlare di assunzioni per motivi economici? Per forza che anche la spinta montiana sembri destinata a esaurirsi in breve tempo. Con la paura non si intraprende, non si inizia, non si spende. Con la paura ci si rinchiude in angolo, a parare i colpi. Noi non abbiamo bisogno di spiare lo spread che cresce, in preda al timore. Ci vogliono idee, per il Paese, per Cremona. E per riprendere Zanibelli: è ora che anche le istituzioni locali diano risposte e non si tirino indietro. Forza, il tempo è adesso.

Daniele Tamburini

2 commenti:

  1. Gentilissimo signor Tamburini ho letto con interesse il suo intervento e non posso che concordare sulla sua tesi. Sentire il parere di molti significa avere moltissime idee ma sicuramente questo non viene fatto perchè il nostro gruppo dirigente nazionale di qualsiasi settore, dalla politica all'industria, ritiene che oltre le loro idee non ci sia più nulla da scoprire, invece c'è ancora molto da scoprire. Non crede che in molte aziende con molti operai ma altrettanti cassaintegrati, per motivi economici, non si possa trovare un accordo per una riduzione minima dello stipendio e usarlo per nuove assunzioni? 100 euro in meno ad un operaio che ne prende 1200 non sono una grande cifra se serve per dare lavoro ad un altro, con questo ritmo si aumenterebbe del 10% la forza lavoro in azienda. Poi il gruppo dirigenziale delle aziende, siamo sicuri che servano proprio tutti? Direttori vicedirettori, dirigente del personale ecc......mi tornano in mente le parole del signor Furga, si quello delle famose bambole, una volta l'ho incontrato e mi disse: se fosse per me lavorerei con neanche la metà di dirigenti e impiegati, questi non producono neanche l'aria che respirano, ma le cose vanno così. Io sono stato abituato a vedere il lavoro a fine giornata.........un grande personaggio che si è creato da solo. Un altro esempio di come va oggi il mondo del lavoro e i signori ministri e altri dirigenti, come ha detto bene Lei, cercano di farci paura per farci tacere e poterci spremere ancora un poco, ma dei loro sacrifici ne vedo ben pochi. Grazie per la sua cortese ospitalità. Pier Alfredo Gualdi. Grontardo

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  2. La ringrazio
    Daniele Tamburini

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