sabato, gennaio 17, 2015

AAA offresi posto vacante di capo dello Stato

Nel bene e nel male, Giorgio Napolitano ha sicuramente interpretato in modo nuovo il mandato presidenziale. In modo nuovo e in modo forte: non sarà facile sceglierne il successore (ma in effetti, non lo è mai stato, nemmeno negli anni passati). Leggiamo sulla stampa come dovrebbe essere il nuovo presidente: le sue caratteristiche, il suo profilo. Deve essere sicuramente autorevole (quindi d’esperienza? Del resto difficilmente l’autorevolezza si fonda sulle chiacchiere); deve essere preferibilmente, anche in vista della stagione di riforme, un costituzionalista (il Presidente è garante della Costituzione e dell’ordinamento repubblicano). Però non un “deja vu”: per carità! Un outsider della politica, ci dicono, una persona super partes, ma che sappia essere arbitro e non soggiaccia alla tentazione di scendere in campo in una delle squadre. Non deve aver rivestito importanti incarichi di guida partitica. Deve godere, comunque, della stima della comunità internazionale (un po’ bassa, nonostante il recente semestre italiano alla guida della UE, o forse proprio per quello): condizione imprescindibile, quindi, la conoscenza delle lingue (almeno tre!). Non dimentichiamo che deve avere più di cinquanta anni. Ovviamente deve essere incensurato. E poi, finora abbiamo parlato al maschile, ma non va bene, anzi: dovrebbe essere una donna. Ma ce l'abbiamo uno così? Esiste un soggetto così? Certo, può darsi che esista, ma come si fa a trovarlo: un concorso di idee? La bacchetta del rabdomante? Qualcuno ha scritto che una soluzione ci sarebbe: mettiamo insieme tutti quei pezzi e diamo un incarico al barone Frankenstein.

Daniele Tamburini

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