Devo dirlo: ho alcuni amici e conoscenti, militanti o semplicemente
simpatizzanti del Pd, che sono visibilmente in imbarazzo a parlare di politica.
Forse ricordano quando dicevo loro, in tempi non sospetti: attenzione che Renzi
è l'altra faccia della stessa medaglia di conio berlusconiano… loro scuotevano
increduli la testa e mi dicevano che, le mie,erano solo “sciocchezze”, posizioni
settarie. Macché settarismo, io non mi schiero dalla parte di nessuno, valuto
semplicemente i fatti e gli antefatti: e i fatti erano le scelte, le
dichiarazioni, lo stile del fiorentino. Ma insomma: ricordate il momento della
caduta di Berlusconi? Attanagliato dagli scandali, abbandonato dall’Europa, il
sorriso che non sapeva più convincere, lo spread a valori pazzeschi, e poi la
condanna definitiva, il servizio sociale, il divieto ad espatriare… Chi avrebbe
mai detto, allora, che lo stesso uomo, ridotto in un angolo, oggi potesse essere
arbitro di scelte come la legge elettorale e l’elezione del Presidente della
Repubblica? Stampella robusta del governo, fedele alleato, nei fatti, in virtù
del cosiddetto patto del Nazareno, di un Renzi che sente crescere l’opposizione
interna. E chi lo ha affrancato, chi lo ha fatto uscire dall’isolamento, chi
l’ha reso di nuovo protagonista e arbitro? Gli amici, di cui sopra, bofonchiano.
Secondo me, ancora adesso stentano a crederlo, anzi non vogliono crederci. Oltre
ogni evidenza. Guardo divertito lo sbigottimento. E comunque, cari voi, vorrei
dire una cosa: non c'è niente di male ad essere “un partito di centro che guarda
a destra”, come ha detto un autorevole esponente Pd. L’importante, però, è
essere chiari, e non far finta di essere ciò che non si è. O non si è più.
#sappiatelo.
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