sabato, maggio 24, 2014

Adesso si vota per il futuro della città L’EDITORIALE di Daniele Tamburini

Non ho ancora visto facsimili di scheda elettorale, ma suppongo che sia un lenzuolo: 11 aspiranti sindaco, mai così tanti ... Certo è che questa frammentazione concorre a rendere probabile il ballottaggio. Vedremo lunedì, ma ora tiriamo le somme della campagna elettorale, fin qui vissuta. C’è indubbio ottimismo in casa centro sinistra: Galimberti ha lavorato bene (lo avevamo già riconosciuto), ha incontrato tante persone e ora, per dire, la gente lo riconosce. Lo saluta quando lo incontra per strada (e questo è ancora importante: vanno sicuramente bene i social networks, la rete etc., ma ancora si dà credibilità a chi si incontra di persona e a cui si stringe la mano). E infatti, con il crescere della sua popolarità è aumentata la sua credibilità. Parla in termini di speranza, formula proposte concrete di rilancio di reperimento di risorse... Certo, dalla sua c’è il fatto che può promettere, non ha ancora fatto i conti con quanto abbia inciso negli enti locali la realtà dei tagli e dell’assottigliamento delle risorse, però riesce a convincere e dare speranza. Si ipotizza pure il ricorso, in certa misura, al voto disgiunto: frutto di fratture insanabili da una parte e di scelte ponderate dall'altra. E in casa centro destra? Lì è ferma la convinzione di andare al ballottaggio e di riuscire a farcela: si confida sul fatto che la Lega, alla fine, nonostante tutto quel che è successo nel corso del mandato e le parole dure di questi giorni, appoggerebbe Perri. Sono però forti le critiche, dall’interno, per una campagna elettorale non adeguata, poco efficace. Ma Perri è sereno, c’è la sicurezza che potrà recuperare. Una previsione mi sento di farla: in pochi supereranno lo sbarramento del 3% e, in questo caso, le possibilità di apparentamento si ridimensionerebbero. Poi, c’è l’incognita astensione: come giocherà? E l’accoppiata con le elezioni europee invoglierà o sfavorirà il recarsi alle urne? Insomma, una gara incerta: se la giocheranno fino in fondo. Saranno di fronte Galimberti, con una visione del futuro improntata a speranza, e Perri, che punta sul lavoro da portare a termine e rivendica quel che ha fatto in questi cinque anni. La speranza di una svolta contro la solidità di una esperienza. Vedremo lunedì: a tutti i candidati, diciamo “in bocca al lupo”. Agli elettori diciamo: andiamo a votare, che è fondamentale per la democrazia.

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