sabato, maggio 17, 2014

Cresce il nervosismo... L’EDITORIALE di Daniele Tamburini

Manca ormai una settimana alla fine di una competizione elettorale, che non voglio definire stanca, ma certamente foriera di non grandi entusiasmi. A parte le elezioni europee (che pare appassionino molto di più le forze politiche antieuropeiste che non quelle a favore della Unione Europea, a parte l'intervento in città di Nichi Vendola che è riuscito ad animare la piazza), voteremo per le amministrative, anzi per le comunali, visto che per la Provincia non si voterà più. I candidati moltiplicano gli sforzi, siamo al rush finale. Traspare un certo nervosismo nell'ambiente vicino a Oreste Perri. È vero che molti cremonesi continuano a dimostrare affetto e stima per Oreste, e ne sono testimone: ma forse, il sindaco ha ricevuto poco sostegno da chi avrebbe dovuto darlo. In questi casi, si sa, la squadra è fondamentale e Perri, che appare un po' stanco, non può fare tutto da solo. Che cosa ha Galimberti da poter fare paura all’attuale maggioranza? Ha interpretato bene il suo ruolo: ha lavorato bene, ha incontrato molta gente, sa farsi ascoltare, sa farsi capire e risulta persino simpatico. Piace la sua autoironia e pare che il consenso a suo favore stia crescendo, notevolmente e trasversalmente. Addirittura da vincere al primo turno? Qualcuno si sbilancia in tal senso, forse è fantascienza, dipenderà dall'affluenza e dal voto disgiunto. Comunque anche quella granitica certezza di poter vincere al ballottaggio, sbandierata dal centrodestra, comincia a sgretolarsi, anche perché c'è ancora da sciogliere il nodo Lega. Temo che Perri sconti alcuni errori di gestione della campagna elettorale: iniziata con molto ritardo rispetto al rivale e, onestamente, con poco supporto da parte dei partiti della sua coalizione, fatta eccezione per Forza Italia. Del resto, il sindaco aveva timore proprio di questo: i suoi molti appelli alla coesione, all’unità andavano proprio in questa direzione. La pubblicità elettorale, tutta incentrata sul web, ha trascurato un target fondamentale, il suo bacino: le donne e le persone anziane, che sono una parte importante dell'elettorato di Perri. Insomma, il sindaco pare davvero viaggiare senza casco protettivo, come del resto si mostra nel manifesto in cui è a cavalcioni di una moto... oltretutto passibile di multa.

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