Non ha perso tempo il nuovo sindaco e, in men che non si dica, ha formato la
sua giunta. Riflettevo che, in questo, i tempi sono davvero cambiati: quando i
partiti erano forti, i sindaci dovevano mettere in atto lunghissime manovre di
mediazione e contemperamento. Questo, almeno apparentemente, così non è più. Un
bene, certo. Speriamo però che la velocità non abbia fatto mancare un po’ di
valutazione meditata della situazione e della struttura. È certamente
interessante la scelta di scompigliare, di sparigliare la precedente struttura
“verticale” degli assessorati, per favorirne l’azione in team e in sinergia.
Meno facile, forse, sarà applicarla alla struttura della macchina comunale,
ritagliata per settori e competenze. Nella giunta dovrà esserci compattezza di
vedute e di orientamento, gli assessori dovranno lavorare insieme, niente più
personalismi, perché vi immaginate un ufficio che debba lavorare con due o più
assessori, i quali la pensino in modo difforme su una questione? La giunta è
strutturata in modo innovativo, ma ci sono, comunque, volti di provata
esperienza: come la vicesindaco Maura Ruggeri, Andrea Virgilio ex consigliere
provinciale e Alessia Manfredini, che sono i nomi indicati dal Pd. E, infatti, è
manifesta la soddisfazione del segretario Piloni che vede nel conferimento di
importanti deleghe ( urbanistica, casa, ambiente, acqua, rifiuti) il giusto
riconoscimento al partito per il contributo dato in campagna elettorale e per il
responso delle urne. La nostra opinione è che Galimberti, nel riprendere la
città dopo cinque anni di governo del centro destra, abbia comunque bisogno di
andare sul sicuro, forse a scapito di una possibilità di rinnovamento ancora più
spinto. Ma l’esperienza e la continuità contano, e io non sono affezionato
all’idea del “nuovismo per forza”. Pare che ci sia (forse inevitabilmente)
qualche malumore, qualche aspettativa delusa ( Burgazzi, Canale, Carletti del
Psi?), inevitabili strascichi, sicuramente, che sempre si hanno dopo il
conferimento di incarichi importanti. Ci auguriamo che il nuovo sindaco possa
lavorare da subito e bene. Dovrà affrontare problemi grandi, in un quadro di
risorse sempre più magre; dar conto ad una opinione pubblica che pretende
risultati in tempi brevi, avendo contro una stampa “ostinatamente ostile”. Prima
o poi ci sarà da affrontare anche la questione dell’inceneritore, sulla quale
credo, come si può leggere in questo numero e immagino nei prossimi, non avrà
sconti.
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