
Quanto costa fare la spesa oggi? Quanto spendono i cremonesi per il proprio
sostentamento quotidiano? E soprattutto, dove si può spendere meno per
l'acquisto dei prodotti di fabbisogno quotidiano? Abbiamo fatto la spesa in
cinque supermercati di Cremona, abbiamo comprato ovviamente gli stessi prodotti
di marca, per poi mettere a confronto i prezzi, allo scopo di capire quale sia
il più conveniente. Per rendere il più possibile omogeneo il confronto in alcuni
casi abbiamo ponderato i prezzi. I prodotti scelti sono gli stessi che avevamo
scelto ben sei anni fa, in occasione della medesima rilevazione fatta nel maggio
del 2008: il nostro scopo, oltre a mettere a confronto i cinque supermercati su
una ipotetica piccola spesa, è anche quello di vedere concretamente di quanto
sono aumentati i prezzi di alcuni prodotti delle marche più conosciute. La prima
cosa che si nota, facendo un giro nei principali supermercati, è che negli
ultimi anni le offerte speciali si sono moltiplicate: per incentivare gli
acquisti, in momento di forte contrazione, è necessario puntare su sconti
particolarmente accattivanti. Per questo molti prodotti erano in offerta
speciale al momento della rilevazione: come nel caso della pasta Barilla
(spaghetti n° 5) che all’Iper di

Gadesco costa 1,08 euro al kg o come la passata
Pummarò Star che all’Ipercoop costa 0,88 euro, come pure la Coca Cola a 1,41
euro per la confezione da 1,5 litri + 250 ml in omaggio. I Ringo Pavesi erano in
offerta all’Italmark di via Dante. Mentre sempre all’Ipercoop l’olio Bertolli
Gentile è particolarmente scontato: lo si può acquistare a 3,29 euro. Il Kinder
colazione più è in offerta all’Iper a 2,15 euro, mentre i crakers del Mulino
Bianco sono in offerta sia all’Ipercoop sia all’Esselunga. Sempre all’Esselunga
c’è il prezzo più basso delle sottilette Kraft. Il bagno schiuma Felce Azzurra
Paglieri, invece, costa meno all’Iper: 1,20 euro la confezione. Per rendere il
confronto dei prezzi il più omogeneo possibile, abbiamo acquistato senza
utilizzare alcun tipo di tessera. Neppure quella dell’Ipercoop, che avrebbe
consentito un risparmio ulteriore del 30% sui prodotti di marca, per
l’operazione denominata "Scegli tu": nel nostro caso il 30% in meno ci avrebbe
consentito di risparmiare sui prodotti del Mulino Bianco, Kraft, Star e
Bertolli. Ma di quanto è aumentata la spesa rispetto a sei anni fa? Abbiamo
messo a confronto la stessa spesa fatta sei anni fa all'Ipercoop e all'Iper di
Gadesco e all'Esselunga: all’Ipercoop la stessa spesa costa circa il 14% in piu,
mentre all’Iper circa l'11% in più e all’Esselunga ancora il 14% in più. C'è da
dire che , purtroppo gli stipendi non sono aumentati in egual misura. Guardando
ai singoli prodotti, alcuni risultano diminuiti, forse anche grazie, come detto,
alle numerose offerte. E' il caso del bagnoschiuma Felce Azzurra, dello Shampoo
Garnier, degli spaghetti Barilla, dell'olio Bertolli.

L'INDAGINE REGIONALE
Secondo un’analisi effettuata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, che
prende in esame il “carrello della spesa” nei capoluoghi della Regione, del
resto, il carrello della spesa a Cremona è tra quelli che sono incrementati meno
nell'ultimo anno: si parla dello 0,3% per i beni di largo consumo, contro gli
1,2% della Lombardia. Il carrello della spesa, invece, è pari a -3,2% in meno
della media lombarda. Nelle altre province lombarde Bergamo è la città più
economica della Lombardia per il carrello della spesa (-6,7% rispetto alla media
lombarda), seguono Como, Mantova, Cremona e Lodi. Milano e Varese le più care
(rispettivamente +8,5% e +8,4% rispetto alla media regionale). Nell’ultimo anno,
i prezzi degli alimentari crescono di più a Varese (+4,5%) e a Lecco (+3,6%),
leggermente sopra la media lombarda anche Milano (+2,2%) e Monza (+1,4%).
Bergamo è l’unica città in cui diminuiscono i prezzi (-0,5%). Analizzando
singole voci, emerge però che sotto il Torrazzo una colazione costa più che nel
resto della Lombardia (2,44 euro, contro il 2,34 lombardo), mentre il pranzo in
pizzeria è tra quelli meno costosi (8,99 euro di media, contro il 9,46
lombardo). Guardando il dato medio lombardo, si evidenzia comunque un aumento
contenuto per il carrello della spesa delle famiglie: si tratta di circa 28 Euro
in meno nelle tasche delle famiglie lombarde. Sei mesi fa l’aumento si attestava
a +2,6%. Il risparmio è soprattutto alla cassa, se si sta attenti ai prodotti
acquistati. Setacciando, infatti, le offerte si può risparmiare dal 20% al 36%
mentre il ricorso alle promozioni nella grande distribuzione si mantiene intorno
ai massimi storici, vale a dire il 30% dei prodotti venduti. Rincari in
Lombardia anche per il costo dei servizi: le consumazioni al bar costano in
media l’1,3% in più rispetto allo scorso anno, mentre un pranzo in pizzeria
costa meno di 10 euro (+0,8% in un anno).
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