lunedì, giugno 23, 2014

Inizia il regno di Filippo

Intervista ad ampio raggio con il nuovo sindaco Casalmaggiore, Bongiovanni
Tasi, in arrivo una batosta? «Non potremo farne a meno». Subito un incontro sulla sicurezza
di Vanni Raineri

Sembra ancora stanco, Filippo Bongiovanni. La campagna elettorale lo ha stremato, e quella rincorsa che gli ha permesso di superare sul filo di lana (per soli 51 voti) l’ex sindaco Silla sembra tutt’altro che una metafora. Non c’è tempo per riposarsi o pensare alle ferie: subito al lavoro per formare la squadra di governo, poi (ieri sera) il primo consiglio comunale, le polemiche post elettorali con nemici, alleati o pseudo tali, i contatti con i dipendenti e il ricco mondo dell’associazionismo casalese per entrare nei meccanismo del nuovo incarico. Insomma giorni di duro lavoro, nei quali il neosindaco ritaglia un’oretta per una prima intervista ad ampio raggio. Allora, partiamo dalla nuova giunta, resa nota a metà settimana. Si partiva dal già annunciato vice sindaco, nonché assessore ad Urbanistica, Lavori Pubblici e Viabilità, il 50enne Giovanni Leoni, già nello stesso ruolo in Provincia. Gli altri assessori sono la 32enne Pamela Carena (Cultura, Turismo e Politiche Giovanili), il 39enne Marco Poli (Bilancio), il 52enne Gianfranco Salvatore (Servizi Sociali, Terzo Settore e Commercio) e la 37enne Sara Valentini (Attività Produttive, Lavoro e Istruzione). 
«Abbiamo puntato su profili di valore ed esperti del settore. Alte professionalità che non formano una squadra tecnica, ma politica con esperienze tecniche. Leoni è una grande risorsa, dopo 10 anni da sindaco a Gussola e 5 da assessore provinciale: anche per la sua professione conosce benissimo la materia. Con lui risalta l’aspetto di Casalmaggiore capoluogo di un ampio territorio che deve pianificare assieme i servizi». E subito una prima verifica: giovedì pomeriggio Bongiovanni ha incontrato i sindaci dell’Unione Palvareta Nova e della futura unione senza nome (l’odierna Municipia con Gussola, Martignana e Torricella) per la partecipazione congiunta a un bando sulla sicurezza, che riguarda videosorveglianza, varchi elettronici e altri aspetti. Presenti anche i comandanti dei Carabinieri Spadano e della Polizia Municipale Biffi. Tra gli incarichi spiccano nuove deleghe. «La principale novità è forse quella del Lavoro: l’ho inserita perché dopo il riordino delle Province ancora non si sa quale ente avrà la delega. Sin qui era compresa nei Servizi Sociali, ma credo debba essere scollegata. Quanto al Commercio, la richiesta è venuta in campagna elettorale e lo stesso assessore Salvatore è un commerciante». 
Anche a Casalmaggiore mettere d’accordo i commercianti non sembra facile. 
«Lui farà da filtro e punto di riferimento per le diverse istanze». 
Un’altra delega riguarda le frazioni, che di fatto le hanno consegnato l’incarico di sindaco. Una forma di ringraziamento? 
«Sulle frazioni ho in mente diverse cose, vedrete quali attenzioni vi dedicheremo. Se i cittadini delle tante frazioni hanno risposto in questo modo nelle elezioni evidentemente è perché prima si sono sentiti abbandonati, probabilmente i consiglieri eletti non rispondevano alle loro istanze». 
Ancora da decidere la presidenza del Consiglio comunale, che probabilmente andrà a Marco Micolo, diversi consiglieri avranno deleghe. Ad esempio lo sport potrebbe andare a Giuseppe Scaglioni, che verrà ripescato in Consiglio assieme a Silvia Tei e Fabio Boldrini dopo le dimissioni degli assessori, previste dalle legge per i comuni con oltre 15000 abitanti. 
Ma veniamo ai due gruppi che di fatto, appoggiandola al ballottaggio, le hanno consentito di vincere: il Listone di Rossi e il centro destra di Ferroni. I primi hanno risposto “no grazie” all’offerta di un assessorato, i secondi lo volevano, non l’hanno avuto e minacciano battaglia. 
«Ci sono stati diversi contatti nell’ottica di premiare i profili, Speravo che Rossi ci desse una mano ma ha pensato di non accettare. Al Bilancio poi abbiamo trovato in Poli la persona ideale. Quanto a Ferroni, gli ho proposto di occuparsi del Parco Golena del Po e dei Bandi europei, temi che gli stanno da sempre a cuore. Penso che lì possa essere valorizzato, e dal primo approccio mi è sembrato soddisfatto. Spero davvero di collaborare con lui, ma anche di mantenere un buon rapporto con gli amministratori uscenti: i passaggi delle consegne che stanno avvenendo nei vari assessorati lo fanno sperare». 
Tra i temi caldi, c’è quello della viabilità. Silla aveva nel cassetto un progetto sulla rotatoria Lidl di minori dimensioni e non perfettamente in asse come vorrebbero i regolamenti. 
«Le strade provinciali devono rispettare parametri e normative. C’è il tema di poter gestire a livello comunale queste strade, vedremo». 
La tanto attesa tangenziale est per alleviare il traffico sull’Asolana in città? 
«Garantiamo attenzione e ascolto, assieme a Leoni, collaborando con Autocisa e le altre parti interessate. Vedremo». 
 Vedremo, vedremo, ma almeno mi dice cosa pensa degli speed check? Ogni tanto qualcuno viene abbattuto, che non piaccia a tanti cittadini è comprensibile, ma a lei? 
«Credo che la prevenzione la si faccia pattugliando e utilizzando in certi casi lo strumento idoneo per sanzionare. Per la verità, quei contenitori lì non è che li veda di buon occhio». 
Abbiamo già fatto un paio di accenni alla sicurezza, sia per l’incontro coi sindaci che per le sanzioni sulla strada. Non vi è dubbio che dopo la campagna elettorale le attese sul tema sono alte. 
«Siamo partiti subito col bando sulla nuova tecnologia. Le telecamere che ci sono non funzionano, serve fare qualcosa e penso alle nuove tecnologie digitali. I Carabinieri mi dicono che da qualche settimana i furti sono in diminuzione». 
 Accipicchia, ha fatto il miracolo in pochi giorni? O i ladri temono il nuovo sceriffo? 
«Per carità, è che vanno in ferie anche i ladri... Seriamente, puntiamo molto sulla collaborazione con le forze dell’ordine ». 
Si dice che chiederà alla Polizia Municipale una maggiore presenza, soprattutto nelle ore serali. 
«D’estate già lo fanno, e anche i Carabinieri sono attivi in questo senso. Anche queste sono cose da valutare assieme, certo la loro presenza scoraggia i malintenzionati ». 
Passiamo alla Cultura. Nel primo dibattito pubblico criticò la spending review del suo predecessore dicendo che era iniziata con l’assunzione del direttore del Teatro. Su questa base, crede che sarà facile gestire i rapporti con Giuseppe Romanetti? 
«Ribadisco che non avrei fatto la scelta che ha fatto Silla, ma non credo che quanto detto pregiudichi il rapporto: meglio parlar chiaro che alle spalle della gente, poi vedremo il budget da assegnare. L’idea del programma resta quella di agganciare la cultura al turismo, e garantisco che valutiamo anche progetti importanti legati all’Expo. Già il 2 luglio verrà a Casalmaggiore l’assessore regionale al Turismo Cristina Cappellini per un’analisi ad ampio raggio. Posso dire che ci sarà spazio per le iniziative dei privati, che avranno le porte spalancate». 
Capitolo Tasi, tema ostico
«Ci sono le prime proiezioni, ora si tratta di stabilire come modulare le tariffe, sia per le prime case che per le seconde, colpite già dall’Imu. Il bilancio già impostato ci concede pochi spazi di manovra, dal 2015 spero di dare più respiro ai cittadini». 
Dica la verità, per qualcuno si profila una batosta? 
«Sì, purtroppo credo che non potremo farne a meno». 
Le Fondazioni. Già la settimana scorsa anticipammo le dimissioni di Stassano da Santa Chiara, mentre al Busi c’è da sostituire il presidente Bini. 
«Non ci sono novità. Per Santa Chiara capiremo le professionalità per coprire gli incarichi. Lo stesso vale per l’Azienda Farmaceutica. Sul Busi abbiamo le idee chiare, ma le sveleremo più avanti». 
Se le aspettative sono alte per garantire la sicurezza, di pari passo ci sono i timori per un abbassamento della guardia sul tema della povertà dilagante. 
«Non ne faccio una questione di soldi. So che i casi di disagio continuano ad aumentare, e i servizi sociali dovranno prendersi carico di nuove situazioni. I prossimi sei mesi serviranno per monitorare il quadro complessivo, poi faremo solo scelte politiche». 
Chiudiamo con la sua appartenenza alla Lega Nord. Lei è del 1980, ma ha già maturato importanti esperienze politiche. Tra 5 anni avrà 39 anni e già alle spalle un mandato da vice presidente della Provincia e uno da primo cittadino di un grande comune. E i nuovi sindaci leghisti non sono poi tanti. Molti le accreditano un futuro importante nel partito, considerata anche la sua immagine non proprio aggressiva. 
«Si dice che ci sia una Lega di governo e una di lotta. Io faccio parte della prima, e voglio cambiare le cose “dall’interno”. In Provincia sono capitato nei 5 anni peggiori, ma abbiamo fatto scelte forti. Nella Lega non sono il segretario politico, sono a disposizione del partito, ma ora avrò a che fare coi problemi di un sindaco». 
In provincia non è che nel partito siano tutte rose e fiori. 
«Il commissario provinciale Mattia Capitanio è una persona eccezionale, e qui mi ha lasciato carta bianca. Ora serve ricostruire la segreteria per avere un rappresentante eletto. Ci sono problemi da superare, ma, ripeto, se serve qualcosa sono qui a disposizione». 
Tra pochi giorni a Casalmaggiore c'è la Fiera di Piazza Spagna, prima uscita ufficiale di Filippo tra i suoi “sudditi”. Filippo, Spagna, un regno. Ricorda qualcosa?

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