venerdì, giugno 06, 2014

Uno sguardo volto al futuro


E siamo arrivati in fondo al percorso elettorale: domenica voteremo per scegliere il sindaco. E, aggiunge qualcuno: finalmente! Così cesserà questa campagna elettorale... Campagna che, partita un po’ in sordina e con un certo fair play, si è via via animata e surriscaldata, man mano saliva il nervosismo. Certo (lo dice Perri nel suo appello al voto che pubblichiamo, insieme a quello di Gianluca Galimberti) la posta è alta. Si tratta di amministrare la città nei prossimi cinque anni, che saranno cruciali per gestire e, ci auguriamo, iniziare a superare la crisi. Oreste Perri, in extremis, recupera la Lega, ma pare non tutti i leghisti, e forse ha capito, però con notevole ritardo, che non è sufficiente parlare soltanto di quello che è stato fatto, perché la gente vuole sentirsi dire cosa sarà fatto. E' forse crudele, ma è cosi: quel che è stato realizzato viene percepito come una serie di atti dovuti, e nella campagna elettorale di Perri, forse mal consigliato, il “faremo” è passato decisamente in secondo piano. Almeno al primo turno. A mio parere, avrà un peso rilevante il voto dei giovani, quelli che più hanno bisogno di speranza e di futuro. E' ciò di cui parla, sin dall'inizio, Galimberti? Forse sì, anche quando dice: “...perché i primi poteri forti di questa città sono i cittadini...”. Sta di fatto che la città ha bisogno di un nuovo impulso, di scelte non improvvisate, attentamente mirate, di competenza vera, ma anche di passione. Passione alacre e dinamica, nell'epoca, come dice il filosofo Miguel Benasayag, delle passioni tristi. La depressione privata, è provato, fa ammalare più facilmente; quella pubblica, pure. Chiunque vinca, spero che sappia agire passioni, se non proprio allegre, almeno capaci di uno sguardo volto al futuro. In bocca al lupo ai candidati: domenica notte sapremo.

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