Temperature sotto la media stagionale e frequenti precipitazioni hanno caratterizzato i primi mesi della bella stagione
L'Estate ha subito una battuta di arresto improvvisa proprio nel momento in
cui avrebbe dovuto fare più caldo, le temperature invece sono decisamente sotto
la media e una forte instabilità delle condizioni meteorologiche provoca
continui temporali, anche di notevole intensità. Chi già è partito per le
vacanze ora ha a che fare con pioggia, vento, temperature decisamente basse e
addirittura neve in montagna (ad esempio sul passo dello Stelvio). Come se non
bastasse, in alcune zone - come è accaduto qualche giorno fa a San Daniele Po -
si sono riversate vere e proprie bombe d'acqua, che hanno provocato danni e
allagamenti. Molti anche i danni alle coltivazioni soprattutto in Lombardia. Il
responsabile dell’imprevista ondata di maltempo che sta ritardando l'estate è il
cedimento dell’anticiclone delle Azzorre che finora non è riuscito a
consolidarsi come avrebbe dovuto. Di conseguenza l’arrivo di un flusso d’aria
più fresca dall’Oceano Atlantico settentrionale, in particolare dalle isole
britanniche, ha invaso la Francia, la Spagna e il centro Europa provocando le
perturbazioni per lo scontro con l’aria calda. L’anticiclone era stato
influenzato negativamente dall’indebolimento del monsone indiano il quale ha
risentito a sua volta dei primi effetti di El Niño, il fenomeno che riscalda le
acque dell’Oceano Pacifico e ora è alle sue prime battute. Ma a cosa è dovuta
questa situazione così anomala? lo spiega Giampaolo Minardi, meteorologo di Arpa
Lombardia. «Questa assenza del tipico caldo estivo, abbinata a una forte
piovosità, è dovuta ad una circolazione atmosferica piuttosto variabile,
caratterizzata da frequenti perturbazioni che si protraggono da alcune
settimane. Questo provoca i continui raffrescamenti e le piogge frequenti che
non permettono alle temperature di alzarsi e di tornare nella media stagionale
». Difficile trovare una causa generale a questo stato di cose: un'ipotesi
potrebbe essere quella del cambiamento climatico, tuttavia «è qualcosa che non
si può dire con certezza, in quanto il cambiamento climatico è comunque un
fenomeno graduale e che si può valutare solo nel tempo, come parametro
statistico. Di fatto continueranno ad esserci estati calde e altre meno. Quello
che si è potuto osservare dagli studi specifici effettuati è che nel corso degli
anni si sta verificando un innalzamento delle temperature minime e una maggior
frequenza dei violenti rovesci temporaleschi, pur non cambiando il quantitativo
annuo delle precipitazioni». Dunque in questi giorni la temperatura continuerà a
rimanere un pochino più bassa rispetto alla media stagionale di soli uno-due
gradi. «Il fine settimana sarà caratterizzato da una forte instabilità, con
almeno due passaggi perturbati, uno nella seconda metà del sabato e l'altro tra
la sera del sabato e la mattina della domenica. Nel corso della settimana,
dovremmo assistere a una stabilizzazione del bel tempo, con innalzamento delle
temperature e una riduzione delle precipitazioni. Questa stabilità sarà comunque
passeggera, in quanto nel corso di quella successiva le temperature potrebbero
riabbassarsi al di sotto della media stagionale, con un nuovo incremento delle
precipitazioni. Questa situazione potrebbe durare anche fino all'ultima
settimana di luglio».
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